travolgere
La voce compare, ripetuta a breve distanza, per descrivere la pena degl'indovini; in If XX 11 mirabilmente apparve esser travolto / ciascun tra 'l mento e 'l principio del casso, significa " distorto ", " stravolto "; bene il Serravalle, che ne spiega il contrapasso: " Habent faciem retro: quia voluerunt nimis ultra de futuris videre ". Al v. 17 Forse per forza già di parlasia / si travolse così alcun del tutto, D. ribadisce il concetto: " Comparat hic auctor revolutionem istorum magorum ad revolutionem quam facit in humanis membris vitium paralisis quae multotiens faciem vertit retro " (Guido da Pisa).
Anche in Pg XXXIII 66 Dorme lo 'ngegno tuo, se non estima / per singular cagione essere eccelsa / lei [la pianta] tanto e sì travolta in cima, la voce indica ancora un fenomeno innaturale e anomalo, giacché, com'è spiegato in XXXII 40 ss., la pianta " habet ramos recurvatos ad terram per contrarium nostrarum arborum... revolutio autem figurat quod nullus potest ascendere vel attingere ad illam altitudinem " (Benvenuto). Altri alberi che, " stravolti " come questi, dilatano i loro rami verso la cima, s'incontrano nella cornice dei golosi (XXII 133).