TREBENIÈTE
TE Località presso il lago di Ochrida, in Iugoslavia (Macedonia N-O), dove nel 1918 vennero scoperte sei tombe, e tra il 1930-32, altre cinque; semplici tombe a fossa non attribuibili ad una vera e propria necropoli, ma forse al seppellimento di caduti in battaglia.
L'eccezionale importanza è data dai corredi funerarî (oro, argento e bronzo), insoliti per ricchezza, stile e datazione (VI sec. a. C.) in questa appartata regione balcanica. Si tratta di lamine d'oro decorate a rosette e altri motivi (leoni, uccelli, cavalli), parti di corazze, maschere d'oro ornate di meandri e spirali, sandali e rivestimento delle mani d'oro, oltre a qualche oggetto femminile (spilloni, collana e braccialetti), kàntharoi e un rhytòn d'argento e soprattutto una ricca serie di oggetti in bronzo fra i quali, oltre ad elmi corinzî, sono splendidi crateri, brocche e idrìe ornate di anse a volute, a palinette con gorgoni e koùroi a rilievo e a tutto tondo. Si ritiene che corinzia sia l'origine dei bronzi ma, malgrado la presenza di fibule di tipo illirico, non si è ancora potuto stabilire a chi appartenessero queste tombe, probabilmente a guerrieri greci o a mercenari ellenizzati, come indica lo stile prevalentemente ellenico degli oggetti, con intrusione però di alcuni elementi barbarici. È stato perfino supposto (V. Čajkanovič) si tratti di parte del tesoro delfico rapito dai Galli nel 297 a. C. e sepolto quindi, con alcuni guerrieri, in questa remota regione.
Bibl.: B. Filov, Die Archaische Nekropole von Trebenischte, Berlino 1927; N. Vulic (per le nuove scoperte), in Arch. Anz., 1930, XLV cc. 276-299; K. A. Neugebauer, in Forsch. u. Fortschritte, 1931, p. 192; N. Vulic, in Jahresh., XXVII, 1932, pp. 1-42; XXVIII, 1933, pp. 1-42; XXVIII, 1933, p. 164; C. Praschniker, ibid., XXVII, 1932, p. 106-114.