TREBINJE (A. T., 77-78)
Cittadina dell'Erzegovina meridionale, centro dell'immediato retroterra di Ragusa, oggi nel Banato della Zeta, Iugoslavia. Si leva sulla destra della Trebinijčica, che a valle di essa percorre una lunga fertile conca in direzione SE.-NO., affondata fra i nudi rilievi calcarei della dorsale litoranea e dei pianori interni. L'agglomerato urbano si accentra intorno alla cittadella, circondata di vecchie mura, comprendente la Torre delle Polveri, la quadrangolare Torre dell'Orologio e due antiche moschee.
Una diramazione ferroviaria, che si distacca a Hum, congiunge Trebinje alla linea da Metkovića Ragusa e Castelnuovo (Cattaro) ed è destinata a proseguire a E. alla volta di Nikšić (Montenegro).
La popolazione era di 7476 ab. nel 1910, scese a 5188 nel 1921 (diminuzione di oltre il 30%) ed è scarsamente aumentata (6,6%) nel decennio successivo, sino ai 6241 ab. del 1931. Secondo il precedente censimento la quasi totalità degli abitanti era composta di Serbi; per religione si distinguevano però un 3/4 di serbo-scismatici e 1/4 di musulmani, oltre a un piccolo numero di cattolici.
Nel sec. X è ricordata come Terbunia, poi come Tribunia o Trebigne nei documenti ragusani. Appartenne al dominio serbo e fu conquistata dai Turchi nel 1483.