Trebisonda
Città della Turchia. L’antica Trapezunte fu fondata da Sinope alla metà dell’8° sec. a.C. Divenne importante in età imperiale romana come principale base navale presso il confine dell’Armenia: Traiano e Adriano la favorirono e ne svilupparono grandemente il porto. Distrutta dai goti (257), T., dove già esisteva una comunità cristiana (sede episcopale almeno dal 325), rifiorì in parte come stazione militare e tale continuò a essere in età bizantina. Sotto Bisanzio T. mantenne una posizione di preminenza e nel sec. 8° divenne capitale del tema di Caldia e sede di comando militare. Baluardo contro gli arabi, nel 1071 fu assediata invano dai turchi selgiuchidi; nei secc. 11°-13° esponenti della famiglia Gabras cercarono più volte di rendersi indipendenti da Bisanzio senza riuscirvi. Nel 1204, quando con la quarta crociata fu abbattuto l’impero d’Oriente, Alessio e David (nipoti dell’imperatore Andronico Comneno, ucciso nel 1185) cercarono di conquistare l’Asia Minore ma non vi riuscirono; mentre David fu ucciso durante la campagna (1214), Alessio dovette limitare la sua azione al mantenimento del dominio di T., col titolo di «imperatore e autocrate dei romani», ma come vassallo del sultano di Iconio (impero di T.). A lui successero Andronico Gidon (1222-35), Giovanni I Axuchos (1235-38), Manuele I (1238-63), che svolsero un’accorta politica di equilibrio appoggiandosi di volta in volta a Bisanzio, ai Selgiuchidi, ai mongoli per mantenere lo Stato. Assalita più volte dagli ottomani fra il 1435 e il 1453 sotto il regno di Giovanni IV, nel 1456 T. si sottomise ai turchi; nel 1461 sotto il re David, fratello di Giovanni, T. fu espugnata e il re, deportato in Tracia, fu decapitato nel 1463. La conquista turca segnò l’inizio della decadenza di T. come centro di vita politica, mentre la scoperta della via marittima attraverso l’Oceano Indiano ne segnò quella economica. Si riprese dalla seconda metà del sec. 19°, come centro militare e di scambio verso la Russia.