TREBULA Mutuesca
Antica città della Sabina, situata a poca distanza dalla Via Salaria, circa 40 km. prima di giungere a Rieti. Viene identificata con l'odierno paese di Monteleone Sabino a dominio della pittoresca vallata del Farfa; infatti poco a sud del paese si vedono i resti di un anfiteatro, di probabili terme e di altri monumenti dell'età imperiale.
In un'iscrizione è detta vicus (Corpus Inscr. Lat., IX, 4882), ma fu municipio e iscritta nella tribù Sergia. Fu governata da octoviri, come altre città sabine. Virgilio (Aen., VII, 711) la chiama semplicemente Mutuscae e le dà l'attributo di oliferae; Plinio il Vecchio nell'elenco dei popoli della Sabina (Nat. Hist., III, 107) distingue i Trebulani qui cognominantur Mutuscaei dai Trebulani Suffenates. Gli abitanti sono detti nelle iscrizioni Trebulani Mutuscani o Plebs Trebulana (Corp. Inscr. Lat., IX, p. 463; Ephem. Epigr., VIII, 203). Nessuna vicenda storica conosciamo della città, che probabilmente visse tranquilla, sfruttando il suo abbondante commercio agricolo.
Bibl.: W. Smith, Dictionary of... Roman Geography, II, Londra 1868, p. 1224; H. Nissen, Italische Landeskunde, II, Berlino 1902, p. 478.