tredici
In Cv II V 4 D. indica l'età della Vergine al momento dell'Annunciazione: Maria, giovinetta donzella di tredici anni. Tale numero è riportato dalla maggioranza dei manoscritti e accolto da quasi tutti i moderni editori.
Il Moore invece (Studies IV 46-48), basandosi su quella che a lui parve la più diffusa tradizione ecclesiastica, accoglie la lezione quattordici di un ristretto gruppo di codici. Contro tale scelta polemizza il Parodi (" Bull. " XXV [1917] 123 ss.; e cfr. XXVIII [1921] 20) affermando che tredici è lezione " di mss. d'ogni gruppo ", e si può quindi affermare che era nel capostipite comune e può benissimo risalire a D., mentre quattordici " pare appartenga a un gruppo solo "; e che comunque anche un errore di D. sull'età della Vergine non giustificherebbe una correzione del testo.
Il Vandelli fa il punto sulla discussione (" Studi d. " XVII [1933]113 ss.) accettando la posizione del Parodi e rilevando che vi sono d'altronde notevoli discrepanze, tra gli scrittori che trattano dell'età della Vergine al momento dell'Annunciazione. Cfr. anche Busnelli-Vandelli, ad locum.
In Cv IV XXX 1, illustrando la divisione in tre parti principali del Convivio, D. precisa che la prima [parte di Le dolci rime] per tredici [capitoli] ... è determinata.