Trento
Città del Trentino-Alto Adige, capoluogo di provincia e di regione. Fondata dai galli o dai reti, sotto Augusto T. divenne importante base militare. I longobardi la scelsero a sede di ducato, mentre sotto i Carolingi divenne capoluogo di marca. Unita più tardi alla marca veronese, passò nel 952 a far parte del regno di Germania. Nell’11° sec. divenne sede di un principato vescovile, fautore dell’autorità imperiale durante la lotta delle investiture e passato nel 1363 sotto il dominio degli Asburgo. Nel 1407 il principe-vescovo Giorgio I di Liechtenstein fu costretto a riconoscere la libertà comunale; il vescovo umanista Giovanni Hinderbach (1465-86) favorì poi l’introduzione della stampa, risollevò i commerci, riallacciò i traffici con Venezia; il vescovo Bernardo Clesio (1514-39) promosse le industrie e i commerci e curò l’abbellimento architettonico. I contadini della zona accolsero in parte la Riforma luterana e la guerra contadina si estese nel 1525 anche in quelle terre. Il 13 dic. 1545 fu inaugurato il Concilio, che favorì indirettamente l’economia e lo sviluppo di T. a città moderna. Durante le guerre napoleoniche fu ripetutamente occupata dai francesi e con la Pace di Lunéville (1801) cessò di essere un principato ecclesiastico e divenne città dell’impero. Dopo un periodo di governo austriaco e bavarese, fu assediata, occupata, ripresa più volte nel corso del 1809 dalle truppe francesi e dagli insorti tirolesi. Passata con il Tirolo sotto il dominio di Napoleone, entrò a far parte del regno italico sino all’ott. 1813, quando vi rientrarono gli austriaci. Il 19 marzo 1848 T. inalberò il tricolore e fu al centro della rivoluzione del Trentino. Quasi completamente evacuata durante la Prima guerra mondiale, il 3 nov. 1918 fu ricongiunta all’Italia.