Treuhandstalt
Agenzia governativa tedesca – informalmente chiamata anche Treuhand («amministrazione fiduciaria») – creata nel 1990, alla quale fu affidato il programma di privatizzazione del patrimonio industriale e commerciale posseduto e gestito dalla ex Repubblica Democratica Tedesca (RDT), consistente in oltre 8000 società industriali, 33.000 esercizi commerciali (che, oltre a ristoranti, librerie e bar comprendevano anche la rete delle farmacie statali) e più di 62.000 km2 di territorio (pari a circa la metà della superficie dell’ex RDT).
Il mandato della T. prevedeva la tutela dei diritti umani e proprietari, lo stimolo all’investimento pubblico, il mantenimento del maggior numero di posti di lavoro e il ristabilimento di condizioni di mercato in grado di favorire la più rapida convergenza delle condizioni di vita delle popolazioni delle regioni orientali agli standard di quelle occidentali. In base a quanto stabilito dal Trattato sull’unificazione delle due Germanie, le operazioni di dismissione del patrimonio statale terminarono alla fine del 1994 e comportarono il trasferimento di circa il 95% delle imprese tedesco-orientali a investitori non residenti nell’ex RDT, salvaguardando l’occupazione solo per il 30% degli oltre 4,5 milioni di addetti coinvolti dai piani di vendita. Inoltre, a fronte di un valore delle imprese stimato in 600 miliardi di marchi, la T. aveva ricavato dal processo di privatizzazione 325 miliardi di marchi, lasciando a carico del bilancio federale tedesco un debito di oltre 275 miliardi di marchi.