Triboniano
Giurista ed erudito bizantino (n. forse in Panfilia-m. intorno al 542-543). Ministro di Giustiniano, fu il suo principale collaboratore nell’opera legislativa. Poco si sa di lui per l’epoca anteriore a tale impegno, ma sembra che gli si debbano ascrivere alcune opere attribuite dal lessico Suida a un suo contemporaneo e omonimo: una revisione dei fasti consolari fino al suo tempo; una cronologia degli imperatori; una storia del calendario. Allorché Giustiniano ordinò (528) la compilazione del Codice, chiamò T., che era magister officiorum, a far parte della commissione, e quando ordinò (530) quella dei Digesta, T., diventato magister sacri palatii, vi ebbe una posizione di assoluta preminenza e sembra, anzi, che ne sia stato l’ispiratore. Sono quindi da ascrivere a lui le norme direttive osservate nell’opera di compilazione e le interpolazioni, destinate ad adeguare i testi classici al nuovo diritto (dette perciò nel sec. 16° emblemata Triboniani), la risoluzione delle questioni agitate nell’antica giurisprudenza e rimaste insolute mediante costituzioni, in gran parte raccolte sotto il nome di Quinquaginta decisiones. T. presiedette anche le commissioni incaricate di redigere le Istituzioni (533) e la nuova edizione del Codice (534), e in seguito collaborò attivamente alle nuove costituzioni (Novellae).