triedro
trièdro [agg. e s.m. Comp. di tri- e -edro] [ALG] (a) La parte (illimitata) di spazio, detta anche angolo t., racchiusa dai tre angoli piani (facce) individuati (fig. 1) da due a due di tre semirette (spigoli: a, b, c) non complanari uscenti da un punto (vertice: V); gli angoli diedri individuati dai piani delle facce, due a due, si chiamano diedri e perciò il t. si chiama anche angoloide triedro. (b) Nella geometria proiettiva, sinon. di triangolo e trilatero. ◆ [ALG] T. di riferimento: quello costituito dai tre assi di un riferimento tridimensionale. ◆ [ALG] T. polari: → polare. ◆ [ALG] T. principale: nella geometria differenziale delle curve sghembe, t. trirettangolo avente il vertice in un punto P di una curva C e per spigoli (fig. 2) la tangente t, la normale principale n, e la binormale b alla curva in quel punto, i cui versori sono legati tra loro dalle formule di Frénet; le sue facce appartengono, rispettiv., al piano osculatore ω, al piano normale ν e al piano rettificante ρ. ◆ [ALG] T. trirettangolo: quello con le tre facce costituite da angoli retti; è tale il t. di riferimento cartesiano nello spazio ordinario.