TRIOCALA (τὰ Τριόκαλα, Triocăla)
Località della Sicilia antica il cui nome è incidentalmente ricordato da Cicerone (Verr., V, 6); essa era allora una dei 68 comuni della provincia. Aveva acquistato notorietà soprattutto nella seconda guerra servile, quando Salvio, dopo avere munito questo luogo, già forte per natura, vi pose la sua corte.
Opponendosi al parere di Atenione, Trifone voleva attendere qui l'assalto del pretore Licinio Lucullo che avanzava alla testa di un forte esercito, ma avendo trionfato il parere di Atenione, il primo scontro con i Romani avvenne nella vicina pianura e la città fu assalita soltanto dopo la battaglia dei "Campi Scirtei", disastrosa per gli schiavi. Questi ultimi, rifugiatisi a Triocala, poterono resistere a lungo all'assalto del pretore suddetto e poi a quello del suo successore Servilio, venendo debellati soltanto nel 101 a. C. da M. Aquilio. Il sito di Triocala si vorrebbe riconoscere in una piccola altura nei pressi di Caltabellotta (S. Anna), ma senza prove sicure. La città, sotto il nome di Τρίκαλον, è menzionata anche da Stefano Bizantino.