tripanosomiasi
Infezione cronica tipica delle regioni tropicali, causata da tripanosomi e trasmesse da insetti ematofagi. L’uomo è colpito da due forme di t.: l’africana o castellanosi (➔ Castellani, Aldo), o malattia del sonno (➔), e la sudamericana o morbo di Chagas. Il ciclo biologico si realizza con due fasi: una include l’uomo o altri mammiferi, l’altra gli insetti vettori. La contaminazione avviene attraverso una puntura, nella cui sede si sviluppa una reazione cutanea (chagoma). Il tripanosoma si localizza nei muscoli, sistema nervoso, cuore, disseminandosi dalla sede della primitiva localizzazione. La t. sudamericana è causata da Trypanosoma cruzi ed è trasmessa da vari insetti. Diffusa dal Cile e dall’Argentina fino al Messico, nell’uomo può causare una forma acuta (più frequente nel bambino) con febbre, edema del volto, aumento di dimensioni della tiroide, di fegato e milza e delle linfoghiandole, e può portare al decesso con un quadro meningoencefalitico acuto. La forma cronica si manifesta con disturbi ora prevalentemente cardiocircolatori (varietà cardiaca), ora neurologici (varietà nervosa), ora tiroidei (varietà mixedematosa). La prognosi è grave per la scarsa efficacia dei tripanosomicidi noti.