Tripoli
Capitale della Libia. L’antica Oea fu fondata da coloni fenici e siciliani nel sec. 4° a.C.; in età romana fu colonia. Dalla metà del sec. 3° fu sede episcopale. Sulla fine del 4° sec. d.C. fu danneggiata dagli austuriani. Fu occupata per la prima volta dagli arabi di ‛Amr ibn al-‛As nel 643 d.C. Al dominio di grandi Stati musulmani (Fatimidi, e più tardi Almohadi) si alternarono dinastie locali (i Banu Khazrun nei secc. 11°-12°, i Banu Matruh nel sec. 12°). Tra i secc. 13° e 14° T. appartenne agli Hafsidi di Tunisi. Occupata nel 1510 dagli spagnoli, fu data da Carlo V nel 1530 ai Cavalieri di Malta, che vi ricostruirono e ingrandirono il castello; ma nel 1551 questi si arresero all’assedio della flotta turca. Così si iniziava quel dominio ottomano che doveva durare fino al 1911. Il governo in questo periodo, come negli altri Stati barbareschi, era esercitato da pascià mandati dalla Celeste Porta e da dey e bey eletti dalle milizie locali. Tra il 1711 e il 1835 s’inserì, sotto l’alta sovranità ottomana, il dominio della famiglia Caramanli. Nel secondo Ottocento, ristabilitasi la diretta sovranità turca, crebbero in numero e attività le colonie straniere, tra cui in primo luogo le italiane. L’attività del Banco di Roma, iniziatasi nel 1907, fu il preludio dell’azione politica e militare italiana, che sboccò nella guerra italo-turca. La città fu occupata dalle truppe italiane il 5 ott. 1911. Nel corso della Seconda guerra mondiale T. fu occupata (genn. 1943) dall’8ª armata britannica nella sua avanzata dall’Egitto alla Tunisia. Dopo un periodo di amministrazione militare, creatosi nel 1950 il regno arabo di Libia sotto la dinastia senussita, T. ne divenne capitale, e tale è ancora dopo la proclamazione della Repubblica (1969).