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TRISTANO, Leonard Joseph, detto Lennie

di Antonio Lanza - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1995)
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TRISTANO, Leonard Joseph, detto Lennie

Antonio Lanza

Pianista statunitense di jazz, nato a Chicago il 19 marzo 1919, morto a New York il 18 novembre 1978. Era figlio di emigranti italiani provenienti da Aversa. Cieco dall'età di nove anni, la madre, pianista e cantante, gli impartì i primi rudimenti musicali, che T. perfezionò in un istituto per ciechi. Nel 1943 si diplomò in pianoforte e composizione all'American Conservatory di Chicago e cominciò a insegnare alla Christiansen School of Popular Music. Contemporaneamente suonava il clarinetto e i sassofoni − che già dal 1945 abbandonò a vantaggio del piano − in gruppi dixieland e in complessi di musica da ballo.

Intorno a lui cominciarono a radunarsi dapprima Lee Konitz e B. Russo, quindi il chitarrista B. Bauer e il bassista A. Fiskhin, coi quali formò un trio, e a New York, dove si trasferì nel 1946, W. Marsh, Don Ferrara, Sal Mosca e altri. Nel frattempo aveva militato nelle Metronome All Stars, un'orchestra messa insieme dal critico B. Ulanov e costituita dai migliori musicisti del momento, con cui incise Victory ball e Overtime. Proclamato miglior pianista e miglior musicista del 1948, registrò con J. La Porta, E. Swope e B. Harris; quindi, alla testa di vari gruppi, incise alcuni tra i massimi esempi del cool jazz, di cui divenne immediatamente l'alfiere: Tautology, Subconscious Lee, Progression, Retrospection, Judy, Wow, Crosscurrent, Sax of a kind, Marionette, Yesterdays e, soprattutto, Intuition e Digression, veri e propri saggi di free jazz ante litteram, un nuovo tipo di jazz, coltissimo, intuitivo e informale. Moltissimi i musicisti che furono alla sua scuola. Le sue apparizioni in pubblico si fecero sempre più rare. Della prima metà degli anni Cinquanta sono alcuni brani di grande rilievo: Ju-ju e Pastime (1951); il magmatico Descent into the Maeltröm (1953), esempio di pianismo totalmente free, Turkish mambo, Line up e lo struggente Requiem, in morte di Ch. Parker (1955). In questi ultimi si servì di tecniche eterodosse, come la sovrapposizione di varie parti di piano e l'aumento della velocità del nastro. Le poche successive registrazioni vennero effettuate solo nella sua abitazione; tra queste, The new Tristano (1962), long playing nel quale il gioco dei bassi, costante stilistica del suo pianismo, si fa ancor più intenso e solenne. Compì tournées in Europa (1965, 1968, 1969), esibendosi anche in Italia e concentrandosi esclusivamente sull'insegnamento, in linea con la propria concezione severamente anticommerciale dell'arte. Figura centrale nello sviluppo del jazz moderno, è considerato il caposcuola del cool jazz e il primo ispiratore del West Coast, cioè della linea più intellettuale che il jazz abbia espresso. A lui si sono rifatti pianisti come R. Ball, G. Shearing, B. Evans, P. Bley, M. Solal e G. Gaslini.

Bibl.: R.G. Reisner, The jazz titans, Garden City (New York) 1960; W. Mellers, Music in a new found land, Londra 1964; W.F. Van Eyle, Discography of Lennie Tristano, Zaandam 1966; F. Fayenz, Il jazz dal mito all'avanguardia, Milano-Roma 1970; Id., Lennie Tristano, in I grandi del jazz, Milano 1979; A. Morgan, in Modern jazz: the essential records, a cura di M. Harrison, Londra 1975; A. Polillo, Jazz. La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana, Milano 1975; I. Gitler, Jazz masters of the 40's, New York 1984; X. Prevost, in Dizionario Jazz, Roma 1989, s.v.

Vedi anche
Lee Konitz Konitz ‹kòoniz›, Lee. - Sassofonista statunitense (n. Chicago 1927). Dal fondamentale incontro, a metà degli anni Quaranta, con L. Tristano, del quale assorbì l'estetica e i nodi teorici, nacque il suo stile caratterizzato da una sonorità contenuta e priva di vibrato, da una concezione sovente contrappuntistica ... Paul Bley Bley ‹blèi›, Paul. - Pianista e compositore jazz canadese (n. Montreal 1932). Collaboratore di Charlie Parker e Sonny Rollins, può essere considerato il più importante esponente bianco del free jazz. Il suo stile, complessivamente atipico nello svolgimento del jazz moderno, si caratterizza per una grande ... Hines, Earl Kenneth Hines ‹hàinʃ›, Earl Kenneth. - Pianista statunitense (Duquesne, Pennsylvania, 1903 - Oakland 1983). Creò il primo stile pianistico originale nella storia del jazz, ispirato al fraseggio della tromba (trumpet style), con particolare riferimento al linguaggio di L. Armstrong, col quale Hines, Earl Kenneth ... George Albert Shearing Shearing ‹šìëriṅ›, George Albert. - Pianista inglese (Londra 1919 - New York 2011) naturalizzato statunitense nel 1956; divenuto cieco poche settimane dopo la nascita, frequentò la scuola per ciechi di Linden Lodge e si dedicò allo studio del pianoforte. Nei primi anni della seconda guerra mondiale era ...
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  • PIANOFORTE
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    Enciclopedia on line
    Musicista jazz (Chicago 1919 - New York 1978). Di origini italiane, divenne cieco a nove anni. Studiò il pianoforte con la madre e numerosi altri strumenti in un istituto per non vedenti, diplomandosi in pianoforte e composizione presso l'American Conservatory di Chicago nel 1943. Formò il suo primo ...
Vocabolario
tristo
tristo agg. [lat. trīstis, di etimo oscuro; v. anche triste]. – 1. ant. Mesto, gravemente afflitto e addolorato: sotto quello sporto trovato uno uscio, come che serrato fosse, a piè di quello ... tristo e dolente si pose a stare (Boccaccio);...
triste
triste agg. [dal lat. tristis (v. tristo)]. – 1. Che è in uno stato psichico di afflizione e depressione, causate da qualche dolore o dispiacere o preoccupazione, anche non ben definiti, e che dimostra esternamente tale afflizione: ero...
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