trollata
s. f. Nelle reti sociali telematiche, l’azione di disturbo e provocazione esercitata nei confronti di altri utenti.
• Adesso che tutta internet brucia, Alberto Raul M, il «compagno Raul», ci prova con un bicchiere d’acqua: «Era una trollata». Lo dice via chat e manda anche il link per decifrare il gergo smanettone: «Una provocazione», in cui sarebbe caduta la procura di Roma, che ha aperto un’indagine («minacce gravi») e il ministro della giustizia Angelino Alfano («chi inneggia all’odio commette un reato penale»). La verità è che non c’è niente da ridere nel gruppo «Uccidere Berlusconi» che su Facebook ha oltre 13 mila iscritti. (Riccardo Staglianò, Repubblica, 22 ottobre 2009, p. 6, Politica) • la polizia americana deve essere sempre pronta ad agire per fermare in tempo eventi drammatici, soprattutto quelli che colpiscono spesso le scuole. Basta davvero poco per trasformare un servizio paramilitare in una pericolosa «trollata» ‒ che cosa ci sia da ridere è francamente poco chiaro. (Pietro Minto, Corriere della sera, 1° marzo 2015, La Lettura, p. 7).
- Derivato dal s. ingl. troll con l’aggiunta del suffisso -ata2.