Troma Entertainment
Società di produzione statunitense, fondata nel 1974 a New York da Lloyd Kaufman e Michael Herz come piccola casa di distribuzione, ma poi divenuta uno dei maggiori produttori mondiali di b-movies ed exploitation-movies. Cresciuta sulla scia del fenomeno trash e dell'amore del pubblico giovanile per la dissacrazione, la T. E. propone prodotti basati sulla demistificazione dei generi cinematografici e sulla satira di costume, più interessanti per la prolificità e la demenzialità delle idee che per l'efficacia.
Kaufman (che di molti film della T. E. è anche regista, talvolta con lo pseudonimo di Samuel Weil, sceneggiatore e protagonista) ha creato una vera e propria estetica del cattivo gusto, utilizzando prevalentemente trucchi scenici del filone horror-splatter, e facendo ampio uso di dialoghi e situazioni politicamente scorretti all'interno di istituzioni come scuole, ospedali, commissariati di polizia. Abile ideologo della sua azienda, ha scritto due autobiografie (All I really need to know about filmmaking I learned from 'The toxic avenger', 1998, con J. Gunn; Make your own damn movie!: secrets of a renegade director, 2003, con A. Jahnke e T. Haaga), nelle quali afferma che la T. E. rappresenta sia una critica nei confronti del processo di globalizzazione delle majors hollywoodiane, sia il tentativo di fondare un mercato libero dalle coercizioni commerciali e dalla cultura di regime.
Tale progetto non è però sostenuto né da spontaneità e freschezza creativa, né da una vera carica eversiva, nemmeno all'interno del cinema spazzatura. Si vedano alcuni dei film più noti della T. E.: The toxic avenger (1985) di Kaufman (dove il protagonista, custode di una palestra e bistrattato da tutti, in seguito a contaminazione radioattiva diventa un mostro, anche se buono e difensore dei deboli) rappresenta il recupero in chiave grottesca dei valori di giustizia presenti nei fumetti americani degli anni Cinquanta della Marvel; Monster in the closet (1987) di Bob Dahlin è una parodia degli horror prodotti dalla Hammer Film Productions negli anni Cinquanta; molto simile a The toxie avenger è Sgt. Kabukiman N.Y.P.D. (1991) di Kaufman e Herz, su un poliziotto diventato supereroe grazie al teatro kabuki, che si limita a dare una vernice orientaleggiante a una tipica storia da fumetto; Cannibal! The musical (1996) di Trey Parker, un musical su pionieri del West che si divorano cantando, mortifica il soggetto bizzarro e delirante con una messa in scena anonima e sciatta dal punto di vista visivo e narrativo; Tromeo and Juliet (1996) di Kaufman è una rivisitazione solo superficialmente dissacrante di W. Shakespeare; Terror firmer (1999), ancora di Kaufman, è un horror metafilmico che fa il verso ai film di Wes Craven ma anche a quelli della T. E. stessa. Sono miscele che ripetono all'infinito lo stesso schema, spacciandolo per trasgressivo e mascherando così un'operazione costruita a tavolino che gioca su fenomeni di moda e non su un'effettiva capacità di rilettura e scomposizione del brutto e dell'osceno. Diversa era la sperimentazione del cattivo gusto e della contaminazione delle forme nelle opere di riferimento di Kaufman, come in quelle di Peter Jackson, Jesus Franco, John Waters o Russ Meyer, ricche di intuizioni visive e contenuti provocatori nei confronti del cinema hollywoodiano.
L'intera struttura produttiva e promozionale della T. E. è in realtà ambigua: composta com'è da gadget, manifesti, festival (Tromadance), palazzi (Tromabuilding), ha assunto un carattere totalizzante. Si presenta come portavoce di un'arte libera e alla portata di tutti, ma è diventato un apparato che riproduce proprio quello che dichiara di combattere. Originale è invece il circuito distributivo che, in maniera alternativa al mercato ufficiale, è riuscito a sfruttare luoghi di vendita in genere complementari alle sale o appartenenti a settori particolari e limitati.