TROMBE
. Meteorologia. - Non di rado si formano negli strati superiori dell'atmosfera (all'altezza media delle nuvole) turbini eccezionalmente violenti, che per attrito e per un'azione di succhiamento si prolungano in basso fino alla superficie della Terra e ivi si manifestano con azioni meccaniche di grande intensità: l'aspetto più frequente, che è quello di un'appendice diramantesi dalla nuvolaglia a guisa di proboscide, larga in alto, più sottile in basso, ha valso il nome di trombe.
Le trombe marine sono colonne, costituite da pulviscolo acqueo vapor d'acqua condensato in goccioline, di una lunghezza variabile da 100 a 1000 m. e del diametro di 30-100 m., il cui piede si eleva dal mare e si sposta su di esso con velocità variabile: il mare nei dintorni immediati è in movimento violento come se ribollisse; masse d'acqua schiumeggiante si elevano con enormi zampilli e poi ricadono: il movimento è al tempo stesso ascensionale e rotatorio.
Frequenti soprattutto nei mari caldi delle basse e medie latitudini, le trombe marine possono recare danni molto gravi, se si avvicinano a coste basse, indifese.
Sulla terra emersa le trombe si accompagnano di solito a temporali: hanno brevissima durata - un minuto o poco più- ma possono apportare rovine ingenti, sradicando alberi, scoperchiando tetti e squassando perfino solidi edifici. L'area interessata è peraltro limitatissima e ai margini della zona danneggiata l'aria può rimanere in perfetta quiete. Nell'interno della tromba si ha una fortissima caduta di pressione e una notevole velocità di movimento rotatorio, che diminuisce verso l'alto: la tromba ha nel complesso l'aspetto d'imbuto, mentre le trombe marine più spesso si avvicinano alla forma del cilindro, talora ricurvo.
In Europa la maggior parte delle trombe viene da ovest a sud-ovest (come i temporali): regioni più spesso visitate sono la costa del Mar del Nord fra Reno ed Elba, la costa baltica di SE., alcune regioni al riparo dei monti (Pirenei, Sudeti), anche le rive di taluni laghi riparati, come quello di Ginevra e quello di Zurigo. Le trombe non sono rare nella Laguna Veneta.
Bibl.: A. Wegener, Wind- und Wasserhosen in Europa, Brunswick 1917; W. Hartmann, Beiträge zu einer Theorie der Tromben, in Meteorologische Zeitschrift, 1924.
Vi sono numerose descrizioni singole di trombe catastrofiche come quella del 7 ottobre 1884 a Catania.