TROMBONE
. Armi da fuoco. - Specie di archibugio corto che si cominciò a usare sul principio del sec. XIX. La caratteristica essenziale del trombone era data dalla forma della canna allargantesi dalla metà verso la bocca in modo da assomigliare a una campana o ad una tromba.
L'allargamento ebbe talvolta forma ovale.
La canna di ferro o di bronzo, o di questi due metalli insieme, aveva una lunghezza di circa 50 cm. e calibro di 2 cm.; aveva l'acciarino a pietra o a percussione. Si caricava con numerosi grossi pallini di piombo del peso di quattro grammi ognuno; il tiro era quindi a mitraglia. Per tale sua specialità il trombone era utilissimo per la difesa dei corridoi delle mine e contromine, dei punti ristretti di obbligato passaggio e dei fossati delle fortezze. Anche i marinai si servirono del trombone in specie per piccole navi, essendo molto atto all'arrembaggio. In tal caso aveva però il calibro molto più grande, che arrivava a mm. 45.
Divenne in seguito l'arma preferita dalle bande dei rivoltosi e dai briganti i quali solevano caricarla con proiettili minuti di ogni genere come: sassi, dadi di ferro, veccioni ecc.; e perché si potesse più facilmente nascondere, si tagliò la cassa in due pezzi mastiettati all'impugnatura in modo che il calcio si ripiegasse sul fusto. Si ebbe così il trombone detto a scavezzo, arma proibita perché insidiosa.
I popoli orientali fecero larghissimo uso del trombone ed ebbero anche esemplari con cassa cortissima sì da rassomigliare a pistoloni: e in alcune regioni dell'Oriente e dell'Africa è ancora in uso.