trottare
Il significato proprio del verbo, che indica un particolare modo di corsa dei cavalli, è trasferito assai spesso nel linguaggio comune al " procedere rapido " degli uomini, al " camminare affrettatamente a passi brevi e saltellanti ". Tale senso figurato si ha nelle due uniche occorrenze del vocabolo in Dante.
Nel paragone di Pg XXIV 70 E come l'uom che di trottare è lasso, / lascia andar li compagni, e sì passeggia / fin che si sfoghi l'affollar del casso, nel " rapido correre " contrapposto al ‛ passeggiare ' (" andare al passo ") c'è un tono di obiettiva descrizione che pone in risalto i successivi movimenti di Forese, distaccatosi dal gruppo dei golosi per procedere più lentamente con D. e parlare con lui. In Fiore CXLI 2 Dritta a la camera a la donna mia / n'andò la Vecchia, quanto può trottando, c'è un'evidente ironia nel descrivere il movimento affrettato, il " camminare a passi brevi e rapidi " di chi per natura e per l'età è pigro e lento.