TROTTI
Famiglia milanese. Verso la metà del sec. XI si ritrova nell'alessandrino un Guglielmo de Trottis (1050), qualificato come miles, ma altri vorrebbe riallacciare questa famiglia alla stirpe manfredingia per via di un Enrico (1165), discendenza che non è del tutto provata. La culla originaria è il paese di Gamondio, ma dovette ben presto formarsi nell'alessandrino un consortile signorile, di parecchi rami, pare assai potente, poiché lo ritroviamo tra le principali famiglie originarie di Alessandria, quindi di parte guelfa. Dal sec. XIV si divise in parecchi rami, ma i principali, a partire dal secolo seguente, furono: Trotti, Trotti-Bentivoglio, Trotti di Ferrara, Trotti di Monte Aldeo, Trotti di Santa Giulietta, ecc. Meritano di essere ricordati:
Ramo Trotti. - Ardingo, nato a Pavia, arcivescovo di Firenze (1231-50); Andreino (morto nel 1412?), uomo d'armi al servizio di Gian Galeazzo Visconti.
Ramo Trotti-Sandri, stabilitosi a metà del sec. XIII in Fossano. Federico, nella prima metà del sec. XVII fu vescovo di Fossano. Il padre, Giuseppe, fu fedele coadiutore di Emaunele Filiberto e di Carlo Emanuele nella ricostruzione e difesa del ducato di Savoia.
Ramo Trotti-Bentivoglio. - Si costituì con Antonio, primogenito di Gian Galeazzo di Andreino, ed è il ramo più importante della famiglia. Tra i famigliari di Francesco I e di Galeazzo Maria Sforza, nel 1478 da Giovanni II Bentivoglio fu ascritto con la sua discendenza alla famiglia del signore di Bologna, di cui aggiunse il nome e inquartò lo stemma. Fu creato conte di Ovada da Luigi XII di Francia, e morì nel 1502. Lodovico (1667-1704) fu creato marchese da Ranuccio Farnese e stabilì la sua dimora a Milano. Luigi (1566-1643), di ramo cadetto, prese parte alle guerre di religione tra la fine del sec. XVI e la prima metà del seguente; fu nominato nel consiglio segreto di Filippo IV. Il figlio Gian Galeazzo (1599-1670) si segnalò in tutte le guerre del sec. XVII, raggiungendo il grado di mastro generale di campo. Antonio, suo figlio (1627-81), seguì pure la carriera delle armi, divenendo colonnello di fanteria e mastro generale di un terzo di Lombardia.
Ramo Trotti di S. Giulietta. - Marco (morto nel 1486) segretario ducale di Galeazzo Maria Sforza, Bona di Savoia e Gian Galeazzo Sforza, giureconsulto. Il figlio Gian Luigi (1500-1560), fedelissimo di Francesco II Sforza, fu presidente dell'annona nel 1531, scrisse gli ordini (statuti) dell'Ospedale maggiore di Milano. Giovanni Battista (1569-1640), magistrato e presidente del senato milanese nel 1627, fu per qualche tempo a capo dello stato milanese, nell'assenza del governatore Leganes: poco prima della sua morte fu creato conte da Filippo IV. Il figlio Luigi (1620?-1711?) fu reggente degli affari d'Italia a Madrid; nel 1708 era reggente di Milano in nome di Carlo III. Giambattista (1686-1738) senatore e membro della giunta di governo durante la dominazione sabauda in Milano (1733-36), fu pure governatore di Parma e Piacenza per l'Austria.