trumpismo
s. m. I tratti distintivi della politica di Donald J. Trump.
• Neil Irwin, corrispondente economico del New York Times, ha scritto un interessante articolo sul «trumpismo» e il disavanzo commerciale statunitense. Il suo punto debole, però, è che parla degli effetti dei disavanzi commerciali in tempi normali. E noi non siamo in tempi normali. (Paul Krugman, trad. di Fabio Galimberti, Sole 24 Ore, 3 aprile 2016, p. 22, Commenti e inchieste) • I due estremi opposti della neo-politica globale, il trumpismo e il macronismo, si rispecchiano insomma nell’antropologia agli antipodi incarnata dalle due star femmine. Differentemente sedotte dall’Ecce homo di Caravaggio e dai tre capolavori di Antonello da Messina esposti a Taormina: L’Annunciata, il Ritratto di ignoto, La tavoletta bifronte. (Mario Ajello, Messaggero, 28 maggio 2017, p. 7, Primo Piano) • La Casa Bianca nel 2018 usa il libro di [Michael] Wolff per frenare la rivolta nazionalista contro il partito, che è già costata ai repubblicani il seggio al Senato in Alabama, vinto a sorpresa dai democratici, per non dire dei governatori di Virginia e New Jersey. Trump abbandona gli alleati dell’ultradestra, certo che la base gli resterà fedele: come dimostra la mossa di Rebekah Mercer non esiste un «trumpismo» senza Trump. (Gianni Riotta, Secolo XIX, 6 gennaio 2018, p. 8, Italia Mondo).
- Adattato dall’ingl. trumpism.
- Già attestato nella Repubblica del 18 novembre 1990, p. 20 (Arturo Zampaglione).