TSIN LING SHAN (A. T., 97-98)
SHAN Importante sistema montuoso della Cina settentrionale, che attesta con la sua morfologia la grandiosità dei fenomeni orotettonici dell'Asia centrale. Si compone di due catene, una diretta nel senso dei paralleli da ovest a est, e come tale si può considerare una continuazione del sistema del K'uen-lun, composto in gran parte da rocce molto antiche, cristalline; l'altro con andamento SO.-NE., ripetendo la direzione delle catene cinesi vere e proprie. Queste due catene, saldate insieme, erano state ridotte dagli agenti esogeni a un penepiano alto circa 300 m., ma la violenza dei movimenti orogenetici recenti ha spinto le pieghe a 2000-3000 m. di altezza, separando così il bacino del Wei-ho (affluente di destra del Hwang-ho) a nord da quello del fiume Han, affluente di sinistra dello Yang-tze, a sud. Il versante settentrionale è dirupato e s'innalza con una muraglia di circa 2000 m. sulla piana di Si-an (Chang-an); si eleva in seguito con dolce pendio per un terzo della larghezza, per scendere ripidamente a sud attraverso una regione selvaggia di rocce metamorfiche. Le zone più favorevoli e più adatte alle coltivazioni sono quelle centrali, perché hanno conservato caratteri morfologici più maturi.
Nell'insieme, il sistema è sempre stato una barriera, nonostante che il suo nome significhi "i passi dei Tsin", dinastia originaria di una città dello stesso nome nella valle superiore del Wei, impedendo alla rivolta musulmana di dilagare verso sud e alla rivolta dei Tai-ping di devastare la valle del Wei-ho. I valichi hanno un'altezza massima di 1500-2000 m. e sono attraversati, fino da epoche remote, da strade unenti le regioni settentrionali con quelle meridionali dell'impero.
A sud della catena principale corre il Hwang-ho, che attraversa mediante gole profonde le pieghe del sistema cinese, percorrendo vaste conche, come quella di Han-chung (m. 470) e di Hing-an (m. 245), che con le loro coltivazioni a risaie e a cotone annunciano l'entrata nella Cina meridionale.