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TSU-SHIMA

di Guido ALMAGIA - Marcello MUCCIOLI - Enciclopedia Italiana (1937)
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TSU-SHIMA (A. T., 99-100)

Guido ALMAGIA
Marcello MUCCIOLI

Gruppo di isole appartenenti al Giappone, situate fra la Corea e l'Isola di Kyūshū. Comprende un'isola maggiore (761 kmq.) e 5 altre piccolissime (superficie complessiva: 12 kmq.). La prima è quasi interamente divisa in due parti, dette Kamigata, quella a nord, e Shimogata, quella a sud, da un'ampia insenatura dell'articolatissima costa occidentale, che forma la Baia di Asaji, ottimo rifugio naturale, anche per le navi di grosso tonnellaggio. L'isola è lo scalo naturale fra la Corea e il Giappone (il nome significa appunto: isola del porto) ed ebbe in passato una funzione importantissima, facilitando grandemente e fin da tempi immemorabili, le relazioni e gli scambî fra il continente asiatico e il Giappone. Amministrativamente annesso alla provincia di Nagasaki, il piccolo arcipelago ha una popolazione stimata a 30.000 ab. Centro principale è Izu-hara (10.000 ab.), al SE., a 185 miglia di Nagasaki, cui è unito da servizî regolari di navigazione. Centri minori sono Sasuna (3200 ab.), a 12 miglia da Fusan, in Corea, e Shishimi (4000 ab.). Tutti e tre questi centri sono porti aperti al commercio con l'estero. La popolazione è dedita principalmente alla pesca.

Battaglia navale. - Appartiene alla guerra russo-giapponese del 1904-1905. Il 20 maggio la flotta russa di Rožestvenskij entrò nel mare orientale della Cina, e l'ammiraglio risolse di dirigere per Vladivostok passando per lo Stretto di Corea, dove l'ammiraglio Togo, bene informato delle mosse dei Russi, riunì il grosso della sua flotta. Il 24 maggio Rožestvenskij lasciò libertà di manovra ai piroscafi perché raggiungessero Shanghai e regolò l'andatura delle sue navi in modo da giungere al passaggio di Tsushima a mezzogiorno del 27. La notte sul 27 maggio l'incrociatore ausiliario giapponese Shinano-Maru in crociera di vigilanza avvistò le navi russe. Alle 9 la divisione giapponese dell'ammiraglio Kataoka, formata di corazzate, apparve sulla sinistra dei Russi, e alle 10 Rožestvenskij, ritenendo che l'incontro con la principale forza nemica non potesse ormai tardare, fece assumere alle sue navi la formazione di combattimento. Contemporaneamente, provenienti da sud, comparvero sulla sinistra dei Russi gl'incrociatori giapponesi dell'ammiraglio Dewa; essi, esposti al tiro delle navi dell'ammiraglio Nebogatov, che si trovava in coda alla formazione, si allontanarono. Approfittando della nebbia, il Rožestvenskij pensò di far cambiare la formazione di combattimento alle sue navi allo scopo d'ingannare i Giapponesi; ma, mentre la linea russa eseguiva la manovra, la densa foschia si diradò e si scorsero sulla dritta le navi nemiche. Dopo aver manovrato, le due squadre apersero il fuoco, e subito si rivelò l'efficacia del tiro giapponese che colpì la nave ammiraglia russa Suvorov, ferendo gravemente l'ammiraglio in capo, e mandò a fondo l'Osslyabia. Il comando delle navi russe venne assunto prima dall'Alessandro III e poi dal Borodino, ma sotto l'azione indipendente delle navi degli ammiragli Kamimura, Kataoka e Dewa sia il centro e la coda della principale formazione russa, sia la linea degl'incrociatori e dei trasporti cominciarono a sbandarsi.

Alle 16,30 la battaglia assunse l'aspetto di tante azioni separate in condizioni di visibilità scarsa. Verso le 18 entrarono in azione anche i cacciatorpediniere giapponesi; le navi Suvorov, Borodino e Alessandro III, pur difendendosi fino all'ultimo con insuperabile valore, colarono a fondo. Verso le 18,30 Nebogatov, che si trovava in coda, riuscì a raggiungere e riunire le unità superstiti della forza navale russa e riprese la navigazione verso nord. Alle 19,30 accostò per sud-est e alle 20,20 fece rotta per Vladivostok, mentre l'ammiraglio Enquist, che comandava i trasporti e gl'incrociatori e non vide il segnale di cambiamento di rotta di Nebogatov, proseguì solo per Manilla, ove le sue navi vennero internate.

Le navi di Nebogatov furono attaccate dalle siluranti giapponesi che, nonostante il mare agitato, riuscirono ad affondare il Navarin e a silurare il Sissoi, che dovette dirigere in secca, il Nakimov e il Monomach, che furono affondati dai loro equipaggi. I Giapponesi, che in precedenza avevano avuto fuori combattimento il Kasing e il Mikasa, persero anche 3 torpediniere, e 8 caccia furono assai danneggiati.

Allontanatosi verso nord, Togo aveva comunicato come punto di riunione alle sue navi maggiori l'Isola di Matsushima. Alle ore 5 del 28 maggio gl'incrociatori leggieri giapponesi scorsero le navi superstiti di Nebogatov, e alle 9,30 fu iniziato il tiro. L'ammiraglio russo giudicò inutile ogni resistenza e col Nicola I si arresero l'Orel, l'Apraksin e il Seniavin. Delle altre navi soltanto l'incrociatore leggiero Almaz e due cacciatorpediniere raggiunsero Vladivostok.

V. anche russo-giapponese, guerra, XXX, p. 343.

Vedi anche
Mar del Giappone Bacino marginale compreso tra l’arcipelago giapponese e il continente asiatico e collegato con l’Oceano Pacifico direttamente per mezzo di piccoli stretti (Tsugaru, Bungo) e indirettamente mediante il Mar Cinese Orientale (Stretti di Corea e Tsushima) e il Mar di Ohotsk (Stretto La Pérouse). È di notevole ... Corea Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva dinastia (14°-20° sec.) deriva invece il nome ufficiale, Chöson (giapp. Chósen «freschezza del mattino»). 1. ... Shanghai Città della Cina (10.030.788 ab. nel 2003), nella regione dell’Est; l’agglomerazione urbana costituisce una municipalità autonoma (6.186 km2 con 17.900.000 ab. nel 2009) stretta fra le province di Jiangsu, a N, e Zhejiang, a S. La città, la più popolosa del paese, sorge all’estremità meridionale della ... ammiraglio Comandante supremo di una flotta militare o di una parte di essa; può avere anche il comando o la direzione di enti costieri, di scuole, uffici ministeriali. Nella Marina militare italiana i diversi gradi di ammiraglio sono: contrammiraglio, ammiraglio di divisione, ammiraglio di squadra.  Grande a. ...
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Altri risultati per TSU-SHIMA
  • Tsushima
    Enciclopedia on line
    Isola del Giappone, situata a metà strada tra la Corea e l’isola di Kyushu, nella prefettura di Nagasaki. Nelle sue acqua nel 1905 fu combattuta la battaglia navale che concluse la guerra russo-giapponese, con la completa disfatta russa.
  • Tsushima
    Dizionario di Storia (2011)
    Isola del Giappone (prefettura di Nagasaki). Vi si svolse la battaglia navale che concluse la guerra russo-giapponese (1904-05). Diretta a Vladivostok, la flotta russa che giungeva dal Mar Baltico sotto la guida dell’ammiraglio Z.P. Rožestvenskij incrociò quella giapponese comandata dall’ammiraglio ...
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