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TUCHULCHA

di Massimo Pallottino - Enciclopedia Italiana (1937)
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TUCHULCHA

Massimo Pallottino

Nella demonologia degli antichi Etruschi il pauroso mostro Tuchulcha (probabilmente tuχul-χa: "il demone") occupa accanto a Charu (Caronte, v.) un posto di primo piano, come rapinatore e carnefice delle anime, mezzo uomo e mezzo uccello rapace. Un affresco della tomba tarquiniese dell'Orco (v. tarquinia, XXXIII, tav. LX) lo raffigura alato, di tinta giallastra, con orecchie equine e grande becco ricurvo, serpenti nelle mani e sulle chiome. Con piedi in forma di artigli e armato di serpenti il demone appare anche in vasi etruschi dipinti e in un sarcofago. In altri vasi etruschi sono rappresentati mostri femminili alati e con teste di uccelli che si ricollegano al tipo di Tuchulcha e delle Arpie greche.

Bibl.: De Ruyt, Charun, Bruxelles 1934, p. 218 segg.

Vedi anche
Etruschi Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia. 1. Storia degli Etruschi Sull’origine degli Etruschi (gr. Τυρσηνοί, poi Τυρρηνοί; lat. Tusci o Etrusci; ... affresco Tecnica pittorica consistente nello stendere colori diluiti con acqua su uno strato di intonaco fresco che, asciugandosi, forma una superficie dura e compatta che fissa il colore (➔ pittura).
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