TUDOR
Enrico VII re d'Inghilterra (1485-1509) era nipote di Owen T., gentiluomo gallese, la cui famiglia faceva risalire le proprie origini a Cadwaladre (morto nel 1172), figlio minore di Cynan, principe del Galles settentrionale. Uno dei discendenti di Cadwaladre, chiamato Tudor Hên e dal quale la famiglia prese nome, si trovava alla corte di Edoardo I e più tardi fondò il monastero domenicano a Bangor. I suoi figli continuarono la tradizione di amicizia verso la corona iglese, ma si unirono alla ribellione di Owen Glendower. Il nipote di Tudor Hên, Owen T., fu membro della corte di Enrico V e si dice che fosse presente alla battaglia di Azincourt. Fu nominato clerk of the Wardrobe della vedova di Enrico V, Caterina di Francia, e circa il 1429 ebbe l'audacia di sposarla. La legalità dell'unione non fu riconosciuta dal duca di Gloucester che nel 1436 ottenne di far ritirare Caterina nell'abbazia di Bermondsey, dove ella morì al principio del 1437, e di far imprigionare Owen T. Egli fuggì, rimase fedele alla causa lancastriana e fu giustiziato dal futuro Edoardo IV dopo la battaglia di Mortimer's Cross (1461). Da Caterina, Owen aveva avuto tre figli, uno dei quali entrò nella vita monastica. I due maggiori, Edmondo e Jasper, ebbero l'amicizia di Enrico VI, furono fatti cavalieri nel 1449, legittimati e creati conti rispettivamente di Richmond e di Pembroke nel 1453. Nel 1455 Edmondo sposò lady Margherita Beaufort e l'anno successivo morì, due mesi prima della nascita del figlio Enrico (il futuro Enrico VII), avvenuta il 28 gennaio 1457.
Per la parentela materna, Enrico reclamò il trono contro Riccardo III e la posizione di capo del partito lancastriano gli fu conferita sia dalla discendenza di lei, sia dalla parentela del padre con Enrico VI. Per discendenza da Caterina Swynford, Margherita di Beaufort era nipote del figlio naturale di Giovanni di Gaunt. I Beaufort erano stati legittimati dal parlamento durante il regno di Riccardo II. Sebbene durante il regno successivo fosse stata inserita la clausola che li escludeva dal trono e sebbene Enrico non insistesse sui suoi diritti ereditarî, l'atto del parlamento di Riccardo II rendeva in realtà Enrico stesso rappresentante legale della casa di Lancaster.
Dei figli di Enrico VII, Arturo morì giovane ed Enrico succedette al padre come Enrico VIII; Margherita sposò Giacomo IV di Scozia e dopo la morte di lui a Flodden condusse un'esistenza turbolenta capeggiando in Scozia la fazione anglofila contro la fazione francofila che aveva a capo il conte di Albany. Maria, la figlia minore di Enrico VII, sposò Luigi XI di Francia e il conte di Suffolk, dal quale ebbe poi la sventurata lady Jane Grey.
La casa dei Tudor governò l'Inghilterra per cento anni. Il governo prudente e l'abilità politica di Enrico VIl permisero a Enrico VIII di rendere l'Inghilterra nuovamente forte sul continente, mentre all'interno si attuavano grandi mutamenti sociali ed economici, si raccoglievano più tardi che in Europa i frutti del Rinascimento e avvenivano gli sconvolgimenti della Riforma. Nel breve regno del figlio di Enrico VIII, Edoardo VI, il protestantesimo si stabilì saldamente, per essere poi combattuto da sua sorella Maria nel suo tragico tentativo di restaurare il cattolicismo. Elisabetta, col suo compromesso religioso, la sua buona amministrazione, il suo equilibrio tra Francia e Spagna finché non si sentì forte abbastanza per affrontare l'aperta inimicizia spagnola, guidò il paese in acque tranquille, e i suoi cortigiani, i suoi marinai, i suoi letterati gareggiarono nel glorificare la loro regina.
Famiglia di eccezionale forza di carattere, capace di grande crudeltà, di improvvise violenze e di astuzia politica, i suoi membri maggiori ebbero anche spirito sagace e, verso il popolo, un fondo di comprensione che permise loro di farsi amare non meno che rispettare dai sudditi.