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D'ARAGONA, Tullia

di Giulio Dolci - Enciclopedia Italiana (1931)
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D'ARAGONA, Tullia

Giulio Dolci

Una delle più famose cortigiane letterate del Cinquecento italiano, che si vantava figlia del cardinale Luigi d'Aragona, nata a Roma verso il 1510. Conosceva la musica, parlava con grazia squisita. A Roma rimase fino al 1531; poi fu a Ferrara, a Venezia (1534) e di nuovo a Ferrara (1537). Passata a Siena, nel 1543 si unì in matrimonio con un Silvestro Guicciardi e si salvò così dai rigori delle leggi senesi contro le sue pari. Anche a Firenze, dove la D'Aragona si recò nel 1545-46, poté (questa volta in grazia della poesia), sottrarsi all'obbligo di portare il contrassegno delle cortigiane. Tornò nel 1549 a Roma, dove morì il 12 o 13 marzo 1556. Ebbe molti adoratori, fra cui Bernardo Tasso, F.M. Molza, Ippolito de' Medici, il Tolomei, il Fracastoro, il Varchi, il Lasca, Girolamo Muzio.

Nelle Rime (1ª ed., Venezia 1547) la D'A. petrarcheggia, dissimulando la sua vera vita sotto il paludamento d'una poesia piuttosto fredda. Scrisse anche un dialogo Della infinità di amore, in cui interloquiscono lei stessa, il Varchi e Lattanzio Benucci. Inoltre, verseggiò, in 36 canti. la leggenda di Guerino, seguendo una versione spagnola del romanzo di Andrea da Barberino (Il Meschino o il Guerino, Venezia 1560).

Ediz.: Dell'infinità di amore, in Trattati d'amore del Cinquecento, a cura di G. Zonta, Bari 1912; Le Rime di T. d'A., a cura di E. Celani, Bologna 1891.

Bibl.: G. Biagi, T. d'A., in Fiorenza fior che sempre rinnovella, Venezia 1928; S. Bongi, Annali del GIolito, I, pp. 150-99, 270, II, pp. 96, 472.

Vedi anche
Rinascimento Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione consapevolmente filologica dei classici greci e latini, dal rifiorire delle lettere e delle arti, della ... Luigi d' Aragóna Ecclesiastico (Napoli 1474 - Roma 1519), nipote di Ferdinando I re di Napoli. Cardinale (1496), dopo una missione in Spagna e in Francia per conto del re di Napoli (1499-1503), fu, a Roma, influente collaboratore politico di Giulio II e molto vicino, pur senza incarichi di rilievo, a Leone X. Giulio Camillo Delmìnio Erudito e letterato (n. prob. Portogruaro 1485 circa - m. Milano 1544). Accanito difensore, contro Erasmo, dell'imitazione ciceroniana nel trattato Della imitazione, esperto di lingue e dottrine orientali, fornito di una vastissima erudizione, promise, ma non diede alla luce, un Teatro retorico, in cui ...
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  • TULLIA D’ARAGONA
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 97 (2020)
    TULLIA D'ARAGONA Julia Hairston TULLIA D’ARAGONA. – Non si conoscono con certezza il luogo e l’anno di nascita. Quest’ultimo può essere ricostruito dai versi di Ercole Bentivoglio, che in un testo indirizzato a Tullia scrisse: «ch’abbiate lo spazio di sei brume / e di sei lustri omai vivendo corso» ...
  • Aragóna, Tullia d'
    Enciclopedia on line
    Cortigiana, letterata (Roma 1510 circa - ivi 1556); si vantava figlia del card. Luigi d'Aragona. Lasciò Roma dal 1531 al 1549 per Ferrara, Venezia, Siena (dove nel 1543 sposò Silvestro Guicciardi), Firenze. Ebbe fra i suoi adoratori B. Tasso, il Molza, Ippolito de' Medici, ecc. Verseggiò in 36 canti ...
Vocabolario
tulle
tulle (pop. e region. tull) s. m. [dal fr. tulle, che è dal nome della cittadina di Tulle, nella Francia centro-merid.]. – 1. Tessuto trasparente, molto leggero, a trama finissima, usato per produzione di tendaggi, guarnizioni, abiti femminili,...
tulliano
tulliano agg. [dal lat. Tullianus]. – Dell’oratore e filosofo romano M. Tullio Cicerone (106-43 a. C.), spec. con riferimento al suo stile, alle sue opere: l’eloquenza t.; in partic., stile t., stile retorico esemplato sull’imitazione di...
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