TULLIASSI
Popolazione preromana dell'alta Valle dell'Adige, nominata soltanto nella tavola enea rinvenuta a Cles in Val di Non (Corp. Inscr. Lat., V, 5050).
Conserva questa il testo dell'editto con cui l'imperatore Claudio, l'anno 46 d. C., concesse di pieno diritto la civitas romana agli Anauni, ai Tulliasses e ai Sinduni: popolazioni le quali, già prima attribuite in parte al municipio di Tridentum (Trento) e in parte neppure attribuite, ma con esso in relazioni tali da non poter esserne separate senza danno, usavano del diritto romano per incerta origine (longa usurpatione). Nessuna di queste tre gentes fu menzionata tra i popoli alpini vinti da Augusto. Più forti e potenti appaiono essere stati gli Anauni, della Val di Non (v. anauni). Dei Tulliassi e dei Sinduni, evidentemente loro finitimi, non conosciamo le sedi precise. I Tulliassi, secondo l'Oberziner, avrebbero avuto dimora nell'alta valle del Sarca, dove l'odierno villaggio di Dolaso presso Stenico ne ripeterebbe il nome. Ricerche toponomastiche del Battisti darebbero certezza che parte almeno di essi avesse stanza in alcuni luoghi della stessa Val di Non (v. Anaunia).
Bibl.: G. Oberziner, Le guerre di Augusto contro i popoli alpini, Roma 1900, p. 81 segg.; H. Nissen, Italische Landeskunde, II, Berlino 1902, p. 210; V. Inama, Il nome della valle di Non. I Tulliassi ed i Sinduni, in Arch. trentino, XIV, i, p. 15. La bibliografia sull'editto di Claudio in A. Momigliano, L'opera dell'imperatore Claudio, Firenze 1932, p. 125; tard. inglese, Oxford 1934, p. 114, con aggiunte.