ASCARELLI, Tullio
Giurista, nato a Roma il 6 ottobre 1903, morto ivi il 20 novembre 1959. Insegnò il diritto commerciale nelle università di Ferrara, Cagliari, Catania, Parma, Bologna. Costretto ad abbandonare l'Italia in seguito alle leggi razziali, insegnò nella università di San Paolo nel Brasile. Reintegrato nel 1945 nella sua cattedra bolognese, passò poi a insegnare il diritto industriale nell'università di Roma ove, alla vigilia della morte, fu trasferito alla cattedra di diritto commerciale.
Malgrado che non gli sia stato consentito di svolgere per intero l'opera sua, l'Ascarelli, che ha spaziato dagl'istituti proprî del diritto commerciale, come la moneta, le società, le assicurazioni, i titoli di credito, l'impresa commerciale, la concorrenza, i consorzî fra imprenditori, a quelli del diritto civile, come i beni immateriali, il diritto generale delle obbligazioni, il negozio giuridico, resta come uno dei maggiori giuristi del nostro tempo. Né devono essere dimenticati, come prova della sua non comune universalità d'interessi, i suoi scritti sui problemi dell'interpretazione, sulla metodologia giuridica, e gli studî comparativistici, che hanno avuto in lui, oltreché uno strenuo assertore, un ricercatore acuto e fecondo, che ha introdotto vedute personali e nuove.
I suoi numerosi saggi sono raccolti nei volumi: Saggi giuridici, Milano 1949; Studi giuridici sulla moneta, Milano 1952; Studi in tema di contratti, Milano 1952; Studi di diritto comparato, Milano 1952; Saggi di diritto commerciale, Milano 1955; Problemi giuridici, Milano 1960. Si ricordano inoltre le Lezioni di diritto commerciale. Introduzione, 2ª ed. riveduta e ampliata, Milano 1955; Teoria della concorrenza e dei beni immateriali. Istituzioni di diritto industriale, 3ª ed., Milano 1960.