TUNICA-CORPUS
La teoria di J. Hanstein (1864), secondo la quale l'apice del fusto di una pianta presenta tre meristemi indipendenti, detti istogeni (dermatogeno, periblema, pleroma), ognuno dei quali dà origine a una determinata regione del fusto (epidermide, corteccia, cilindro centrale) era stata ripetutamente messa in dubbio; le numerose osservazioni fatte negli ultimi decennî portarono alla sostituzione di questa teoria con quella detta della tunica-corpus, proposta già nel 1924 da A. Schmidt; le osservazioni si riferiscono alla struttura e al modo di accrescersi dell'apice di un numero non rilevante di specie, però appartenenti ai gruppi sistematici più diversi delle piante vascolari e in modo particolare delle Angiosperme. In queste l'apice risulta di cellule meristematiche disposte in due zone di accrescimento (v. fig.1), una esterna, detta tunica, e una interna, detta corpus; le cellule della prima si dividono in prevalenza in senso anticlino, quelle del corpus invece si dividono secondo varie direzioni; la tunica consta di un solo strato di cellule, come in molte Monocotili, o di due, come nella maggior parte delle Dicotili, o anche di più strati, da 3 a 6, come in certe Dicotili. Non esiste relazione fissa tra le due zone e gli organi o tessuti che ne derivano, com'era supposto dal Hanstein per i suoi istogeni: infatti, la tunica, se unistratificata, o lo strato più esterno di essa, se pluristratificata, cor-isponde al dermatogeno del Hanstein e dà origine all'epidermide; le foglie in molti casi derivano solo dalla tunica, in altre dal corpus; del pari il sistema vascolare e i tessuti della corteccia presentano nelle diverse specie origine diversa; il midollo deriva dal corpus. La distinzione tra tunica e corpus è evidente comunque solo al disopra della prima bozza fogliare, ossia all'estremo apice.
Gli studî sempre più estesi compiuti nell'ultimo decennio hanno conlermato quanto sopra, però d'altro canto hanno indotto certi studiosi a dare una diversa interpretazione dell'accrescimento dell'apice o addirittura a negare l'importanza delle due regioni tunica e corpus, che conserverebbero un valore unicamente topografico-descrittivo; così è stato rilevato che in varî casi oltre alla tunica e al corpus si può distinguere una zonazione citologico-istologica, quale è schematizzata nella fig. 2. Si sono emesse anche varie ipotesi e schemi riguardo alla detta zonazione, ma le osservazioni ancora limitate non permettono una generalizzazione. Per quanto riguarda le Gimnosperme, si sono moltiplicati gli studî dell'apice, ma sono necessarie ulteriori osservazioni in diverse famiglie: per ora pare che l'estremo apice non mostri il differenziamento in tunica e corpus com'è nelle Angiosperme, perché esso consta di un gruppo d'iniziali dalla cui attività anticlina e periclina si origina tutto il meristema soggiacente, che può essere differenziato in tunica e corpus. Per le Pteridofite si hanno in questo campo soltanto singoli studî, dai quali non si possono dedurre conclusioni generali.
Bibl.: W. Troll, in Fortschritte der Botanik, XIII-XXI, (1949-1959); E.M. Gifford, The shoot apex in Angiosperms, in The Botanical Review, XX (1954), p. 477.