turba
Il vocabolo è adoperato molte volte, ma limitatamente alla Commedia, con il significato di " moltitudine ", riferito ad anime dei tre regni d'oltretomba.
Cfr. If XV 109 Priscian sen va con quella turba grama (anime dei sodomiti); Pg II 52 La turba... selvaggia / parea del loco (anime da poco sbarcate nell'Antipurgatorio); VI 10 Tal era io in quella turba spessa (i negligenti); XVIII 98 correndo / si movea tutta quella turba magna (gli accidiosi); XXI 11 dal piè guardando la turba che giace (gli avari e i prodighi); XXIII 21 ci ammirava / d'anime turba tacita e devota (i golosi); XXVI 65 quella turba / che se ne va di retro a' vostri terghi (i lussuriosi); Pd XV 60 questa turba gaia (anime del cielo di Marte); XXII 131 la turba trïunfante / che lieta vien per questo etera tondo (le schiere del trionfo di Cristo).
In due casi s'incontra il plurale: If IV 29 le turbe... / d'infanti e di femmine e di viri (anime del Limbo); Pd XXIII 82 più turbe di splendori (schiere delle anime del trionfo di Cristo).
In Pd IX 43 è riferito alla popolazione attuale della Marca Trevigiana, in senso peggiorativo: la turba presente / che Tagliamento e Adice richiude.