turborenziano
s. m. e agg. (iron.) Sostenitore a oltranza di Matteo Renzi; decisamente favorevole a Matteo Renzi.
• [Roberto] Morassut ha denunciato, tra le tante cose, le divisioni interne al Pd romano. «Il movimento deve ripartire dalla politica ‒ ha spiegato ‒ quando si discuterà di questo e non più di “turchi”, “noi_dem”, “turborenziani”, “bersaniani”, “post dalemiani” e altre baggianate simili vorrà dire che saremo guariti». (Giuseppe Sarra, Giornale d’Italia, 26 ottobre 2014, p. 7, Da Roma e dal Lazio) • Assisteremo alla scissione, se vince il Sì? «Lo escludo assolutamente. Con la vittoria del No, ci sarà pure un po’ di sinistra in quel voto. Io sto da quella parte anche per non regalare il No alla destra. Se passa il Sì, quel risultato non va interpretato in senso turborenziano. In ogni caso si combatte nel Pd e per il Pd» (Pier Luigi Bersani intervistato da Goffredo De Marchis, Repubblica, 30 novembre 2016, p. 4) • A 48 ore dal successo di Renzi nella Capitale (70,3%) la vasta coalizione che ha sostenuto l’ex premier si divide i delegati all’assemblea nazionale. Su 34 posti l’area di Matteo Orfini e dei turborenziani fanno il pieno (circa dieci membri a testa), a seguire l’area dem di [Dario] Franceschini, poi i veltroniani di [Roberto] Morassut e infine i Popolari di [Giuseppe] Fioroni e [Enrico] Gasbarra. (S[imone] Can[ettieri], Messaggero, 3 maggio 2017, p. 41, Cronaca di Roma).
- Composto dal confisso turbo- aggiunto al s. m. e agg. renziano.
- Già attestato nella Repubblica del 27 ottobre 2013, Firenze, p. I (Ernesto Ferrara), nella variante grafica turbo-renziano.