TURISMO (XXXIV, 556; App. II, 11, p. 1050)
Il Commissariato per il T. è stato soppresso con la legge 31 luglio 1959, n. 617, che ha istituito il Ministero del turismo e dello spettacolo, al quale sono state devolute le relative attribuzioni. Con la stessa legge è stato soppresso il Consiglio centrale delle stazioni di cura, soggiorno e t. e le relative attribuzioni sono state devolute al Consiglio centrale del turismo, che è stato riordinato con d. P.R. 27 agosto 1960, n. 1043. Al ministro per il T. e lo Spettacolo sono assegnate, fra le altre, le attribuzioni che spettavano al ministro per l'Interno riguardo alle stazioni di cura, di soggiorno e di t. e quelle sull'ordinamento dell'imposta di soggiorno, di cura e di turismo.
A seguito dell'istituzione del ministero del T. e dello Spettacolo si è provveduto alla completa riorganizzazione di tutti gli enti preposti al t.; riforma che era divenuta particolarmente urgente dopo che la Corte costituzionale, con sentenza 18 marzo 1957, n. 47, aveva dichiarato costituzionalrnente illegittimi l'art. 9 del r. d. l. 20 giugno 1935, n. 1425 e l'art. 2 . del r. d. l. 12 novembre 1936, n. 2302, nelle parti che disciplinano l'imposizione e l'accertamento dei contributi dovuti agli enti provinciali del t. da soggetti diversi dagli enti pubblici, non essendo precisati dalle predette disposizioni i soggetti passivi della prestazione, né indicati criterî che valgano a delimitare o circoscrivere in modo idoneo la discrezionalità nell'esercizio del potere d'imposizione. A seguito del predetto riordinamento l'Ente nazionale per le industrie turistiche ha assunto la denominazione di Ente Nazionale Italiano per il Turismo (d. P.R. 27 agosto 1960, n. 1041). Agli enti provinciali per il t. è stata riconosciuta autonomia amministrativa e personalità giuridica di diritto pubblico (d. P.R. 27 agosto 1960, n. 1044).
Particolare importanza riveste il d. P.R. 27 agosto 1960, n. 1042, con il quale si è provveduto al riordinamento delle aziende autonome di cura, soggiorno e turismo. Queste sono istituite nei territorî che siano stati riconosciuti stazioni di cura, soggiorno e t., riconoscimento che può essere conferito a località comprendenti tutto o parte del territorio di uno o più comuni contermini della stessa provincia, allorché il concorso dei forestieri costituisce elemento essenziale all'economia della località. Debbono, inoltre, concorrere varie altre condizioni, quali il provento minimo di due milioni dell'imposta di soggiorno, l'adeguata attrezzatura ricettiva, ecc. Anche le aziende autonome di cura, soggiorno e t. sono dotate di autonomia amministrativa e hanno personalità giuridica di diritto pubblico.
Nel 1960 si è avuto un totale di stranieri entrati in Italia di 18.010.111 dei quali 9.100.000 turisti e 8.910.111 escursionisti, con un totale di presenze di 49.885.895 ed un apporto economico valutato in 410.475.000.000. In confronto al 1959 si è avuto un ulteriore aumento di stranieri di 1.229.965, dei quali 500.000 turisti e 729.975 escursionisti; 3.471.787 maggiori presenze ed un maggiore apporto economico di 37.313.000.000. La tabella n. 1 mostra le cifre del costante aumento dell'afflusso degli stranieri in Italia, mentre le tabelle nn. 2 e 3 dànno ragione del movimento degli stranieri stessi distinto per vie di accesso. Tali cifre mostrano un proporzionale aumento di tutte le vie di accesso con preferenza ai transiti stradali ed aerei.
Il t. interno supera in percentuale il t. straniero nel movimento dei viaggiatori ospitati negli esercizî alberghieri ed extra alberghieri. Infatti nel 1960 si è avuto un movimento di 15.478.326 turisti italiani con 95.664.046 giornate di presenza di fronte ad 8.513.465 turisti stranieri con 36.671.818 giornate di presenza.
L'apporto del t. all'economia italiana è stato notevole anche nel 1960 ed ha fronteggiato bene l'aumentato deficit della bilancia commerciale italiana la quale chiudeva le sue partite con un saldo passivo colmato dal saldo attivo delle partite invisibili al quale il t. ha partecipato con una consistenza percentuale del 45,1% di fronte al 21,1% dei noli, al 24,4% delle rimesse degli emigranti ed al 9,4% delle altre partite, realizzandosi così un attivo della bilancia dei pagamenti di 288,3 milioni di dollari come risulta dalla tabella seguente.