Turkmenistan
Stato dell’Asia centrale. Occupato per il 90% della superficie dal deserto del Qara Qum e abitato in gran parte da popolazioni turkmene con una distinta identità linguistica e culturale, il T. fu parte dell’area iraniana orientale, islamizzata nel 7° sec. e poi dominata da signorie vicarie del potere califfale arabo, con Merv come principale centro culturale e politico. Nell’11° sec. i Selgiuchidi, nativi della regione, ne fecero la base della loro espansione verso l’attuale Afghanistan, poi travolta dall’avanzata mongola nel 13° sec. e dalla conquista di Tamerlano nel secolo successivo. In seguito, il territorio turkmeno fu teatro delle guerre e delle invasioni che si succedettero nell’area indo-iranica; conteso dai Safavidi al dominio del khanato mongolo di Khiva, fu conquistato dall’impero zarista alla fine del 19° sec., nel quadro dell’espansione transcaspica verso la regione indiana, contrastata dall’Inghilterra. Sede di una accanita resistenza antibolscevica dopo il 1917, la regione turkmena divenne, nel 1924, Repubblica sovietica del T.; l’opposizione alla sovietizzazione forzata, condotta soprattutto dai basmachi, condusse a un forte esodo delle popolazioni locali verso l’Afghanistan. Uno degli Stati più arretrati dell’URSS, il T. dichiarò la propria indipendenza nel 1991, per essere subito assoggettato al regime personale e tirannico del capo del Partito comunista locale, S. Niyazov (1940-2006), dichiarato presidente a vita nel 1999. Alla morte di questi, nel 2006, il Paese ha intrapreso un cammino di moderata riforma interna. Nel 2007, dopo una dura lotta per la successione, è stato eletto presidente G. Berdymukhamedov, suo stretto collaboratore.