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Turno

di Clara Kraus - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Turno

Clara Kraus

Re dei Rutuli, rivale di Enea. La testimonianza più antica sulla leggenda di T. è di Catone (Orig. framm. 9-11; cfr. Servio ad Aen. I 267, IV 620, IX 742): Enea avrebbe sposato Lavinia subito dopo il suo arrivo in Italia e T., adirato di questo, avrebbe fatto guerra a Latino e a Enea, chiedendo aiuto all'etrusco Mezenzio.

Morto Latino in un primo scontro, anche Enea e T. cadevano in combattimento e le sorti della guerra erano decise in favore dei Troiani da un duello tra Ascanio e Mezenzio, in cui periva quest'ultimo. Altre varianti, dovute in ispecie agli annalisti, sono note attraverso la tradizione posteriore indipendente da Virgilio (cfr. Livio I II 1-3; Ovidio Fast. IV 879 ss.; Giustino Epit. XLIII I 10 ss.).

Nella libera rielaborazione virgiliana, T. è il massimo competitore di Enea. Egli ritiene di aver diritto alla mano di Lavinia, promessagli dalla madre Amata. Causa occasionale della guerra con i Troiani è la caccia di Ascanio (Aen. VII 475 ss.). I Latini stanno dalla parte di T. e gli Etruschi, contrariamente a ogni altra tradizione, si alleano con Enea. Mezenzio fa parte a sé, viene cacciato da Cere ed è lui che ricorre a T., non viceversa; la sua morte precede quella del re rutulo perché l'attenzione si concentri sul duello finale tra lui ed Enea. La capitale del regno di T. è Ardea; egli è di nobile origine (VII 56 e 474, XII 649), figlio di Dauno (X 616) e della dea Venilia (X 76); una delle sue due sorelle, la ninfa Giuturna, lo consiglia e protegge (X 439, XII 138 ss.). La figura di T. è accuratamente descritta da Virgilio nell'aspetto fisico eccezionale (VII 55 e 783-784, IX 29), ma soprattutto nella passionalità del carattere (IX 731, XII 102 e 670), per contrapposizione alla compostezza e alla pietas di Enea.

Il personaggio è ricordato tre volte da Dante. La prima citazione è in Mn II III 16, dov'è riportata nel testo virgiliano una frase della preghiera di T. morente, entro il contesto in cui si parla della nobiltà di Lavinia, terza moglie di Enea, in quanto tale nobiltà risulterà nobilitante nei confronti dello sposo troiano: Tertia Lavinia fuit... regis Latini filia pariter et heres, si verum est testimonium nostri Poetae in ultimo, ubi Turnum victum introducit orantem suppliciter ad Aeneam sic: " Vicisti, et victum tendere palmas / Ausonii videre: tua est Lavinia coniunx " (Aen. XII 936-937). La seconda citazione si trova in Mn II IX 13-14, dove il tema fondamentale è invece proprio lo scontro definitivo di T. con Enea ed è enunciato a chiare note il principio che il duello come mezzo conclusivo delle sorti di una guerra equivale a un giudizio di Dio (v. DUELLO); inoltre è posto l'accento sul contrasto tra la crudeltà di T. e la mitezza di Enea che avrebbe risparmiato la vita al rivale se non gli avesse visto addosso il balteo da lui strappato a Pallante indegnamente ucciso (la fonte virgiliana - Aen. XII 936 ss. - è ancora una volta esplicitamente indicata: ut ultima carmina nostri Poetae testantur). La terza citazione è in If I 108 Eurialo e Turno e Niso, dove il nome di T. è posto in mezzo tra quelli dei due inseparabili amici troiani che come T. morirono nella guerra combattuta per la conquista del Lazio; tale collocazione è un simbolo-limite di come D. non distinguesse in questo elenco di figure eroiche i caduti dell'una o dell'altra parte.

Vedi anche
Pallante (gr. Πάλλας) Mitico figlio di Licaone re di Arcadia, eponimo della città di Pallantio, dalla quale il nipote Evandro avrebbe mosso per la colonizzazione del Lazio. ● Lo stesso nome portava il figlio di Evandro, eponimo del Palatino; secondo Virgilio, mandato da Evandro in aiuto di Enea nella guerra ... Lavinia (lat. Lavinia) Mitica figlia di Latino, sposa di Enea dopo la vittoria su Turno. La leggenda è svolta soprattutto nell’Eneide di Virgilio. Livio la dice madre di Ascanio, Catone di un figlio postumo di Enea, Silvio, capostipite dei re albani. ● Secondo la leggenda, Enea diede il nome di Lavinia alla ... Mezenzio (lat. Mezentius) Mitico re degli Etruschi di Cere, noto per la sua empietà e per la sua crudeltà. Con il figlio Lauso aiutò Turno re dei Rutuli contro Enea, ma cadde ucciso da Enea, secondo l’Eneide, mentre un’altra versione della leggenda lo fa morire per mano di Ascanio, che aveva ucciso anche La... Enea (gr. Αἰνείας; lat. Aenēas) Mitico eroe della Troade, e più tardi del Lazio, le cui gesta occupano una parte notevole nell’Iliade e costituiscono il soggetto dell’Eneide. Nato sul monte Ida, da Afrodite e da Anchise, fu uno dei più forti difensori di Troia. Caro agli dei per la sua pietà, Zeus, Afrodite ...
Tag
  • MEZENZIO
  • ETRUSCHI
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  • GIUTURNA
  • VIRGILIO
Altri risultati per Turno
  • Turno
    Enciclopedia on line
    (lat. Turnus) Eroe della leggenda etrusco-romana; re dei Rutuli di Ardea, figlio di Dauno e della ninfa Venilia, fratello di Giuturna. Secondo una versione della leggenda T., promesso sposo di Lavinia e alleato di re Latino contro Enea, dopo la morte di Latino in battaglia, fugge a Cere presso il re ...
  • TURNO
    Enciclopedia Italiana (1937)
    (Turnus, Τοῦρνος, Τυρρηνός) Augusto Rostagni Eroe della leggenda etrusco-romana; la quale lo metteva in relazione con la venuta di Enea in Italia. Difficile è stabilire il suo carattere originario: se sia da considerare come nume locale, o come eponimo di coloni etruschi stanziati nel Lazio. Re dei ...
Vocabolario
turno
turno s. m. [der. del fr. tourner, propr. «girare al tornio», poi «girare, alternare, avvicendare» (v. tornare); motivi di datazione tendono a far escludere una derivazione diretta dal fr. ant. torn (poi tour) «tornio»]. – 1. Avvicendamento...
turnare
turnare v. intr. [der. di turno] (aus. avere). – Nel linguaggio aziendale, avvicendarsi in più turni di lavoro all’interno di uno stesso processo produttivo; anche, più genericam., effettuare il proprio turno lavorativo: t. di mattina,...
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