turnover
Tasso di rigiro del personale che indica il flusso di persone in ingresso e in uscita dall’organico aziendale.
Il flusso naturale di persone che escono o entrano nell’impresa per effetto di normali eventi di pensionamento, assunzione, licenziamento, che non minacciano la continuità produttiva dell’impresa e la sua stabilità organizzativa. Questo flusso è il risultato di fenomeni di t. volontario (è il lavoratore che decide di lasciare l’azienda e si dimette) e involontario (il lavoratore viene licenziato o è arrivato all’età di pensionamento).
Abbandono dell’azienda da parte del lavoratore in seguito a errate scelte di gestione delle risorse umane: a questo riguardo si distinguono cause relative al contesto lavorativo (difficoltà con i superiori e con i colleghi, rigidità degli orari e dell’organizzazione del lavoro, scarsa sicurezza del posto di lavoro), cause relative al contenuto del lavoro (lavoro monotono e con bassa autonomia, carichi di lavoro eccessivi e stress, mancanza di adeguate politiche di formazione e sviluppo), cause legate alla mancata valorizzazione (bassa retribuzione, mancanza di opportunità di carriera o avanzamenti di carriera troppo lenti, mancanza di un adeguato piano di valutazione del lavoro).
Diversi sono gli indicatori di t. che possono essere calcolati per stimare il rigiro del personale dell’impresa. I principali (calcolati su un arco temporale di un anno) sono: tasso di t. complessivo = ((n. entrati nell’anno + n. usciti nell’anno)/organico medio annuo)*100; tasso di t. negativo = (n. usciti nell’anno/organico di inizio anno)*100; tasso di t. positivo = (n. entrati nell’anno/organico di inizio anno)*100; tasso di compensazione del t. = (n. entrati nell’anno / n. usciti nell’anno)* 100.
Da notare, infine come non esista un valore ‘ottimale’ di questi tassi, dal momento che variano a seconda del settore economico dell’impresa, delle condizioni del mercato del lavoro, delle dimensioni aziendali, delle forme contrattuali considerate.
Nella pubblica amministrazione, numerose norme hanno introdotto il cosiddetto ‘blocco del t.’ a indicare le disposizioni volte a ridurre complessivamente il personale impiegato. Il blocco prevede per es. che parte del personale uscito in relazione al raggiungimento dell’età di pensionamento non venga sostituito da nuovo personale.
Il termine t. si riferisce anche al volume dei ricavi dalla vendita di beni e servizi, cioè il fatturato (annuo) di un’impresa.