Vedi TUSCOLO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TUSCOLO (v. vol. VII, p. 1036 e s 1970, p. 876)
L'antica città latina era situata sui Colli Albani, sulla sommità di un'altura (600-650 m s.l.m.), tra la Via Latina e la Via Labicana. Gli importanti scavi condotti nell'Ottocento hanno messo in luce diversi monumenti della città antica, ripresi in esame in recenti ricerche, mentre le prime testimonianze archeologiche di un abitato nell'area risalgono al Bronzo Medio avanzato.
Tratti di mura, la c.d. cisterna arcaica, numerosi cunicoli e cisterne si trovano nell'area di T. che si estendeva per 10 ha. Nella parte centrale della città, sul versante O dell'acropoli, si trovano il teatro e il foro annesso. A O della città, al di fuori delle mura, si conservano i resti dell'anfiteatro (costruito nella prima metà del II sec. d.C.) e la c.d. Villa di Tiberio, un grande santuario extraurbano di epoca repubblicana, forse dedicato ai Dioscuri. Lungo le strade che collegavano T. con le vie Labicana e Latina sorgono diversi monumenti funerari e le ben note, numerosissime ville, che occupavano il territorio tuscolano.
Da T. provengono notevoli raccolte di materiali archeologici: iscrizioni, pitture, sculture, terrecotte, ecc. In particolare il complesso delle sculture appartiene, nel suo insieme, alla migliore arte aulica ufficiale, sia per quanto riguarda la tematica, sia per lo stile. Ritratti di importanti personaggi, di imperatori e di membri della famiglia imperiale, sculture di tema mitologico e raffigurazioni di divinità costituiscono un ricco insieme databile dalla fine del II sec. a.C. alla fine del III d.C. La maggior parte dei pezzi provengono dalla zona del teatro e del foro e furono recuperati negli scavi condotti da Luciano Bonaparte (1808-1820). Da notare, tra gli altri, l’Apollo in bronzo, ora nella Gliptoteca di Monaco, i ritratti imperiali di età giulio-claudia conservati nel Castello di Aglié e uno PseudoSeneca e un Augusto tipo «Actium», ora nel Museo del Louvre.
Gli scavi effettuati a partire dal 1994 dalla Scuola Spagnola nella zona del teatro e del foro hanno permesso di ampliare le conoscenze relative alle caratteristiche e alle vicende di questo insieme monumentale. Il teatro, della prima metà del I sec. a.C., fu costruito a E della piazza del foro che era chiusa a S da un grande edificio porticato. L'ultima fase edilizia del teatro risale all'epoca flavia avanzata o a un momento immediatamente posteriore.
Pochi sono i dati disponibili sulla vita della città nel tardo impero. L'anfiteatro era ancora in uso agli inizî del III sec. d.C. e una certa attività pubblica è documentata fino agli inizî del V secolo. In epoca medievale (dalla fine del IX sec. fino al 1191, quando fu definitivamente distrutta) T. riacquista un ruolo preminente nel contesto laziale; sia nel teatro sia nel foro è infatti documentata un'importante attività edilizia di questo periodo.
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(X. Dupré Raventos)