Vedi TUSCOLO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TUSCOLO (Tusculum)
Città latina appartenente alla lega sacrale albana.
La leggenda la dice fondata da Telegono figlio di Ulisse e di Circe. Il nome Tusculum è stato messo in relazione con gli Etruschi. Pare che abbia avuto in origine la monarchia, poi la dittatura come magistratura regolare. Verso il 380 fu occupata dai Romani ed ebbe la cittadinanza romana; partecipò alla ribellione dei Latini nel 340. Fu poi annessa alla tribù Papiria, e delle magistrature conservò soltanto gli edili. Da T. traevano origine molte nobili famiglie romane, tra cui la Mamilia, la Porcia, la Fulvia, la Fonteia e la Coruncania, mentre molti nobili vi possedevano ville, attratti dall'abbondanza d'acqua e dall'amenità del clima. Celebre sopra tutte è quella di Cicerone, che il Grossi-Gondi pone sul Colle delle Ginestre, non lontano dal corso dell'acqua Crabra; altre ville identificate sono quelle dei Quintili a Mondragone, di Passieno Crispo a Frascati, di Matidia Augusta alle Cappellette, di Asinio Pollione al miglio XIII della Via Latina, e di Tiberio alla Spinetta.
Sotto Silla vi fu condotta una colonia e le mura furono restaurate. Avanzi di queste si vedono specialmente nel lato settentrionale dell'acropoli, le più antiche in opera poligonale, le più recenti in opera quadrata di tufo; a ridosso si trova una piccola cisterna d'acqua coperta con vòlta a ogiva (sec. VI-V a. C.).
Nell'area della città antica si distinguono ancora le rovine di un grazioso teatro con un portico retrostante, di un anfiteatro più in basso verso N-O, e di una cisterna a tre aule con annessa fabbrica di uso civile. Il teatro, che è il monumento meglio conservato, è addossato alla collina, con i gradini assai ben conservati e la scena fornita di sotterranei per l'attrezzatura degli spettacoli.
Subito fuori della città, lungo le antiche strade selciate, si notano ruderi di sepolcri, di basamenti di ville e di conserve d'acqua dell'età imperiale.
Bibl.: L. Canina, Descrizione dell'antico Tuscolo, Roma 1841; A. Nibby, Analisi dei dintorni di Roma, III, Roma 1849, p. 293 ss.; D. Seghetti, Memorie storiche di Tuscolo antico e nuovo, Roma 1851; F. Grossi Gondi, Il Tusculano nell'età classica, Roma 1908; G. De Sanctis, Storia dei Romani, I-II, Torino 1907, passim; Th. Ashby, The via Latina, in Papers British School at Rome, V, 1910, p. 339 ss.; A. Rosenberg, Der Staat der alten Italiker, Berlino 1913, p. 9 ss.; G. Tomassetti, La Campagna Romana2, IV, Roma 1926, p. 351 ss.; G. McCraken, in Pauly-Wissowa, VII A, 1948, c. 1463-91, s. v. Tusculum.