Tuvalu
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(App. IV, iii, p. 710; V, v, p. 616; v. ellice, XIII, p. 836)
Popolazione e condizioni economiche
di Marina Faccioli
La popolazione, secondo stime ufficiali, nel 1998 era di 11.000 abitanti. L'incremento demografico naturale, ancora piuttosto sostenuto, e le scarse possibilità di impiego offerte dal paese continuano ad alimentare consistenti flussi migratori diretti soprattutto verso le miniere di fosfati di Nauru (peraltro di prossima dismissione) e la vicina Kiribati.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, T. è uno dei paesi meno sviluppati dell'Oceania, fortemente dipendente dagli aiuti internazionali (in particolare della Gran Bretagna) e dalle rimesse degli emigrati. La crescita economica risulta seriamente compromessa dai fattori climatici avversi, dall'inadeguatezza delle infrastrutture di trasporto e comunicazione, dall'ingente debito estero e dalla dipendenza dai paesi esteri per l'acquisto di molti beni essenziali. La monocoltura della palma da cocco rende il paese particolarmente vulnerabile alle fluttuazioni dei prezzi della copra sui mercati internazionali. Il PIL ha registrato un incremento annuo del 3,9% nel 1990-94. Le colture, a eccezione di quella della palma, sono prevalentemente di sussistenza: si producono frutti tropicali, ortaggi, legumi. Di notevole interesse sono le risorse del mare: oltre a quelle ittiche, banchi di corallo rosa e giacimenti di minerali preziosi, che sono stati scoperti nel 1991 a est dell'atollo di Niulakita e di cui da alcuni anni è stata avviata l'utilizzazione. Del tutto marginale l'industria, se si eccettuano piccole aziende tessili e alimentari. I maggiori proventi vengono dalle emissioni filateliche per collezionisti, sebbene negli ultimi anni questa attività sia stata notevolmente ridimensionata. Lo Stato rimane il principale datore di lavoro, poiché fornisce occupazione a quasi il 50% della popolazione attiva. A causa della scarsa accessibilità e della carenza di infrastrutture, lo sviluppo del turismo appare alquanto modesto. Solo nel 1994, con capitali thailandesi, si è dato inizio all'allestimento di alcune strutture ricettive; è in programma inoltre la creazione di collegamenti aerei regionali con Kiribati, Nauru e le Isole Marshall.
bibliografia
B. Antheaume et al., Asie du Sud-Est, Océanie, Paris-Montpellier 1995.
Storia
di Silvia Moretti
Nel corso degli anni Novanta, un tema fondamentale del dibattito politico nel paese fu rappresentato dai rapporti con la Gran Bretagna. Nonostante il Parlamento avesse bocciato nel 1992 la proposta di trasformare l'assetto istituzionale del paese in una repubblica (T. è 'membro speciale' del Commonwealth), negli anni successivi il primo ministro K. Latasi, eletto alla fine del 1993, si mostrò deciso a ridimensionare gli scambi e le relazioni con la Gran Bretagna. Nel 1995, infatti, in occasione del 17° anniversario dell'indipendenza, fu eliminato dalla bandiera nazionale il simbolo dell'Union Jack. L'iniziativa, però, non incontrò il favore della popolazione e nel febbraio 1997 fu restaurata la bandiera originale. Lo stesso Latasi, messo in minoranza, fu sconfitto nelle elezioni del 1998 e divenne primo ministro B. Paeniu, che aveva già ricoperto questa carica dal 1989 al 1993. Costretto Paeniu a dimettersi per la sfiducia del Parlamento, gli successe nell'aprile 1999 I. Ionatana.