typice
Avverbio latino da typus (" figura "); è equivalente di figuraliter e vale " in senso figurato ". Occorre due volte nella Monarchia.
Nel primo caso (III IV 12 ad id quod superius dicebatur dico per interemptionem illius dicti quo dicunt illa duo luminaria typice importare duo haec regimina) si fa riferimento a Gen. 1, 16, dove si tratta della creazione del sole e della luna, due realtà che, nell'interpretazione dei canonisti, ‛ prefiguravano ', cioè designavano anticipandole, adombrate nella ‛ figura ' dei due astri (typice importare), le due somme autorità del mondo cristiano, Papato e Impero.
Nel secondo caso (IX 18 si verba illa Cristi et Petri typice sunt accipienda, non ad hoc quod dicunt isti trahenda sunt, sed referenda sunt ad sensum illius gladii de quo scribit Mathaeus...) D. respinge l'interpretazione tradizionale di Luc. 22, 38 e dei " duo gladii " e ritiene che non sia da vedere in essi la ‛ prefigurazione ' dei due poteri affidati entrambi alla Chiesa (‛ typice accipere ' vale " interpretare in senso figurato "); v. SENSO.