UBANGHI-SCIARI (Oubangui-Chari; A. T., 109-110-111)
Colonia appartenente al gruppo dell'Africa Equatoriale Francese limitata a ovest dal Camerun, a nord dalla Colonia del Ciad, a est dal Sudan Anglo-Egiziano, a sud dal Congo Belga e dalla colonia del Medio Congo. Ha una superficie di 612.180 kmq. e una popolazione di un milione di ab., di cui 1000 Europei.
Questa colonia, come indica il nome, comprende il corso superiore dell'Ubanghi con i suoi affluenti di destra e gli affluenti superiori dello Sciari. I terreni cristallini che circondano il bacino del Ciad raggiungono i 1400 m. nel massiccio del Yadé che si rannoda al rilievo del Camerun; l'altitudine scende a 560 m. a Fort-Sibut, sulla linea spartiacque dell'Ubanghi e dello Sciari, poi ritorna a 1400 m. nel massiccio di Bongo e nei Monti Chala, presso la frontiera del Sudan Anglo-Egiziano. Il rimanente del paese è occupato da altipiani calcarei o da pianure alluvionali. Il Mbomu e l'Ubanghi (v.) segnano il confine tra l'Africa Equatoriale Francese e il Congo Belga. Le acque del nord della colonia vanno a finire sia nello Sciari (v.), formato dall'Uahm-Bahn-Sara, dal Gribingui e dal Bamingui, i quali confluiscono nella regione di Fort-Archambault, sia nel Logone.
Gl'indigeni appartengono generalmente al gruppo Banda a est, al gruppo Mandjia-Baya ad ovest. Il nucleo più omogeneo dei Banda è compreso tra il Koto, l'Ubanghi, il Kémo e il 5° di lat. N. I MandjiaBaya appartengono alla stessa famiglia etnica delle popolazioni dell'alto Sanga e dell'alto Logone. Le popolazioni rivierasche dell'Ubanghi, come i Banziri, vivono quasi esclusivamente di pesca e di commercio. Gli Azandé o Niam-Niam, abitano la regione a nord dell'Uellé fino circa al 6° di lat. N., tra il 23° e 26° long. E.; essi hanno una particolare predilezione per la carne umana. A Ndélé e nel Dar-Kouti, le razzie non hanno lasciato che resti di tribù, le quali però, ogni qualvolta è loro possibile, tendono a ricostituirsi. I Sara, che vivono sulle due rive del Bahr-Sara inferiore e sullo Sciari, all'altezza di Fort-Archambault, costituiscono la popolazione più interessante e più laboriosa della regione; sono imparentati con i Baghirmi e con le popolazioni nilotiche. Il loro vestito è formato da una pelle di capriolo che scende sul dorso; le donne portano alle labbra un disco di legno, detto sundu, per cui vengono chiamate "negre dal piattello".
La popolazione è generalmente molto sparsa, ed è inoltre decimata dalla malattia del sonno. La regione confinante con la frontiera anglo-egiziana, l'antico Dar-Fertit (paese degli schiavi), è quasi spopolata. Solamente il paese di Sara (15 abitanti per kmq.) ha una densità di popolazione relativamente elevata; esso costituisce come una piccola miniera di mano d'opera che si vorrebbe sfruttare a profitto delle regioni che ne sono sprovviste.
Il capoluogo dell'Ubanghi-Sciari è Bangui, situato a monte delle rapide di Zongo, al disotto delle quali l'Ubanghi è navigabile. Fort-Sibut, Fort-Crampel, Fort-Archambault segnano la via del Ciad. Le altre località notevoli sono i porti lungo il Mbomu e l'Ubanghi, Batangafo sul Bahr-Sara superiore, Laï (Fort de Béhagle) sul Logone, Ndélé nel DarKouti. Gl'indigeni coltivano soprattutto il miglio. Le piantagioni di cotone hanno preso sviluppo sulla riva destra del Mbomu e dell'Ubanghi, attorno a Bangasso e a ovest di Fort-Archambault tra lo Sciari e il Logone. Alcune società francesi, che hanno impiantato officine di sgranamento del cotone, forniscono agl'indigeni il quantitativo per la semina e comprano da essi il raccolto. Viene anche sfruttata la produzione dell'olio e delle noci di palma. La coltura del caffè tende a espandersi. Le ricchezze minerarie sono ancora poco conosciute: tuttavia si ricava l'oro dai giacimenti del Mbomou, che sembrano essere il prolungamento di quelli di Kilo-Moto nel Congo Belga. Il commercio dell'Ubanghi-Sciari nel 1935 mggiunse i 73 milioni di franchi, e 21.000 tonn. (importazioni 27 milioni e 9000 tonn.; esportazioni 46 milioni e 12.000 tonn.). Ma queste cifre non dànno una fisionomia esatta del traffico, poiché una gran parte dei prodotti figura nelle statistiche del Medio Congo. Il commercio della Francia si aggira sugli 8 milioni di franchi per le importazioni e i 36 milioni per le esportazioni. I principali articoli di esportazione sono il cotone (5500 tonn., 24 milioni), l'oro (820 kg., 12 milioni), il caffè (785 tonn., 3 milioni e mezzo), la cera, le mandorle di palma e l'olio di palma.
Una strada allaccia Yaoundé, capolinea della ferrovia del Camerun, a Bangui, e Bangui a Batangafo e Fort-Lamy. La linea aerea franco-belga passa per Fort-Archambault e Bangui.