Storico (Genova 1518 circa - Roma 1581). Abbreviatore e protonotario apostolico (1545), dopo un primo opuscolo De philosophiae et iuris civilis inter se comparatione, pubblicò (1559) Delle cose della Repubblica di Genova, denunciando gli abusi della nobiltà vecchia di Genova: opera che gli recò rinomanza e il bando da quella Repubblica. Fu poi al servizio di Emanuele Filiberto di Savoia nel 1564, quindi nel 1568 del card. Ippolito d'Este della cui villa di Tivoli cantò le bellezze nel Tyburtium, e infine del card. Luigi d'Este iunior. Scrisse inoltre Clarorum Ligurum elogia (1572) e altre opere; nel 1576, revocato il bando, fu eletto storiografo della Repubblica e scrisse Historiae Genuensis libri XII (dalle origini al 1627).