UDALRICO di Bamberga
Chierico della cattedrale e maestro, vissuto a Bamberga nella prima metà del secolo XII (da identificarsi forse con il monaco dello stesso nome morto il 3 gennaio 1147, che dotò il chiostro di Michelsberg di molti volumi da lui trascritti).
U. si dedicò agli studî retorici sull'arte del dettare in verso e in prosa, e ne mise fuori a scopo didattico un'Epitome rhetoricae che offre degli estratti da Cicerone, Quintiliano, Marziano Capella, corredati da prologhi in versi. Ma l'opera sua più importante è il cosiddetto Codex Udalrici comprendente 225 pezzi, importante raccolta di lettere e di atti dall'anno 900, messa insieme da lui con scopi pratici per fornire modelli e formularî, a uso dei pubblici ufficiali della curia o del notariato. Probabilmente ne attinse il materiale, più che dall'archivio di Bamberga, dalle biblioteche delle scuole vescovili. Al principio del 1125 la raccolta era compiuta. A essa furono aggiunti in seguito alcuni supplementi (nn. 226-265), di atti degli anni 1125-1137.
Bibl.: Ediz. del Jaffè, Bibliog. rerum germanicarum, V (1869); M. Manitius, Gesch. d. latein. Liter. des Mittelalters, III, Monaco 1931, pp. 287-89; K. Pivec, Studien u. Forsch. zur Ausgabe des Codex Udalrici, in Mitteil. d. österr. Inst. z. Geschichtforsch., XLV (1931), p. 409 segg.; XLVI (1932), p. 257 segg.; C. Erdmann, Zu den Quellen des Cod. U., in Neues Arch., L (1933), pp. 445-53.