UDINE (XXXIV, p. 602; App. I, p. 1075)
Durante gli anni 1944-45 Udine (70.440 ab. nel comune al 31 dicembre 1947) ha subìto 25 bombardamenti aerei, che hanno causato ingenti danni alle proprietà private e ai monumenti. La chiesa di S. Spirito è stata semidistrutta e uno dei danni maggiori è costituito dall'incendio che ha devastato la chiesa di S. Francesco, a seguito del bombardamento del 7 marzo 1945. Di minor conto i danni alle decorazioni della volta del duomo provocati dall'esplosione di bombe incendiarie e ad altri edifici della città quali il Palazzo del comune, il Castello, la chiesa di S. Maria in Castello, l'oratorio della Purità e il Collegio arcivescovile. In seguito alla cessione di gran parte della Venezia Giulia alla Iugoslavia, la sua provincia (v. friuli) è ritornata ad essere per due lati (N. e E.) una provincia di confine, com'era fino al 1918. Al 31 dicembre 1947 contava 810.184 ab. residenti, ripartiti in 186 comuni.