UGHI, Bruto, detto Uto
Violinista, nato a Busto Arsizio (Varese) il 21 gennaio 1944. Iniziati gli studi di violino a soli quattro anni, debuttò al Lirico di Milano nel 1951. Proseguì gli studi con A. Coggi a Siena, con G. Enescu a Parigi e C. Romano a Ginevra; è stato poi allievo alla scuola di C. Flesch, all'Accademia Chigiana di Siena con R. Brengola, al Conservatorio di Milano con B. Bettinelli (composizione) e C. Vidusso (pianoforte). Ha iniziato giovanissimo la sua brillante carriera di concertista in tutto il mondo. Accademico di Santa Cecilia dal 1978, ha istituito nel 1979 con B. Tosi il premio "Una vita per la musica". Possiede uno Stradivari del 1701 appartenuto a R. Kreutzer. Ha suonato con le più importanti orchestre europee e americane sotto la direzione dei più prestigiosi direttori, tra cui S. Celibidache, C.M. Giulini, G. Prêtre, W. Sawallisch, G. Sinopoli, K. Kondrašin e B. Haitink. Particolari consensi ha riscosso al Festival di Salisburgo e in India, con l'orchestra del Maggio musicale fiorentino diretta da Z. Mehta. Intensa l'attività discografica, che annovera fra l'altro i Concerti di Beethoven, Brahms, Čaikovskij, Mendelssohn e Bruch, nonché l'integrale di quelli di Mozart e di Paganini e le Sonate di Beethoven (con Sawallisch al pianoforte).
Violinista di tecnica impeccabile, cultore del bel suono e della puntualità esecutiva, U. è un ideale interprete del classicismo viennese e del romanticismo tedesco. Ex bambino prodigio e artista non insensibile ai richiami dello star system, musicista completo, privilegia il repertorio romantico, compiendo scarsissime incursioni in quello dell'avanguardia contemporanea e mettendo la calda intensità d'espressione, la potente cavata e la spasmodica ricerca di un suono levigato al servizio di una concezione appassionata dell'espressione sonora.