CARPI, Ugo da
Pittore e incisore in legno. Nacque fra il 1479 e il 1481; morì nel 1532. Per la sacrestia di S. Pietro a Roma eseguì un quadro con S. Pietro, S. Paolo e la Veronica (museo Petriano), giudicato assai scadente e deriso da Michelangelo. Nei suoi chiaroscuri a più legni accoppiò alla perfezione tecnica una sensibilità di effetti pittorici non superata da alcuno dei suoi contemporanei.
Ricorderemo qui soltanto i saggi più significativi e sicuri. Sono a due legni: Ercole che scaccia l'invidia dal Tempio delle Muse da Baldassarre Peruzzi, Ercole e Anteo da Raffaello, Ercole che soffoca il leone Nemeo da Giulio Romano, S. Girolamo da Tiziano; a tre legni: la Morte di Anania (1518), la Fuga di Enea col padre Anchise (1518), David che uccide Golia, la Strage degli innocenti, la Deposizione dalla croce, la Pesca miracolosa tutti da Raffaello; fra i chiaroscuri a quattro legni eccelle il Diogene preso dal Parmigianino.
Bibl.: P. Kristeller, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912 (con la bibliografia precedente); A. Reichel, Die Clair-obscur-Schnitte des XVI. XVII. und XVIII. Jahrh., Vienna 1926, pp. 29-31; L. Servolini, Ugo Da Carpi, in Riv. d'arte, XI (1929), pp. 173-94, 297-319; M. Pittaluga, L'incisione italiana nel Cinquecento, Milano 1930, pp. 229-40, 326.