UGO da Fleury
Altrimenti detto Ugo da Santa Maria, dal nome di un villaggio appartenente a suo padre, non si sa dove nacque né quando andò monaco nell'abbazia di S. Benedetto in Fleury, sulla Loira, diocesi di Orléans, in seguito alla riforma cluniacense celebre centro di studî. Ciò che si sa di lui deriva in fondo dalle sue opere.
Tra queste importante è il Tractatus de regia potestate et sacerdotali dignitate (ed. da E. Sackur, in Monumenta Germaniae historica, Libelli de lite, II, Hannover 1892, pp. 466-94), dedicato a Enrico I d'Inghilterra, forse durante la lotta fra questo re e Anselmo di Canterbury e certo dopo il 1102. In esso l'autore combatte l'errore di quanti vogliono, sovvertendo l'ordine di Dio, che il potere temporale, poiché non deriva da Dio, sia stato stabilito dagli uomini, epperò lo mettono in dignità sotto a quello sacerdotale. L'accennata distinzione non esclude una stretta cooperazione dei due poteri, per quanto moderatamente l'autore accentui la regia competenza.
L'Historia ecclesiastica (v. in Migne, Patr. Lat., CLXIII, pp. 821-854) dedicata alla contessa Adele di Blois, figlia del re Guglielmo I d'Inghilterra, ci è pervenuta in due edizioni. La prima, composta nel 1109, in 4 libri, va sino alla morte di Carlomagno. Conosciuta la Chronographia tripartita di Anastasio bibliotecario, procedette, nel 1110, a una nuova rielaborazione in 6 libri e condusse la narrazione fino all'855. Il successivo Liber qui modernorum regum francorum continet actus, composto dopo il 1114 e dedicato all'imperatrice Matilde, abbraccia il tempo da Carlo il Calvo fino alla morte di re Filippo (1108). L'Historia Francorum brevis (Migne, Patr. Lat., CLXIII, pp. 873-912), già attribuita a Ivo vescovo di Chartres con cui Ugo fu in rapporti, è stata dal Duchesne rivendicata a quest'ultimo. Va dal tempo di Lotario, figlio di Ludovico il Pio, al 1108, formando con le precedenti opere una sola storia.
Tra gli scritti minori sono pervenuti a noi la Vita S. Sacerdotis episcopi Lemovicensis (in Migne, Patr. Lat., CLXIII, pp. 979-1004) e la prosecuzione fatta da U. da F. di una raccolta di miracoli di S. Benedetto (Les miracles de Saint Benoît, ed. E. de Certain, Parigi 1858, pp. 357 e segg.).
Poiché la trattazione di questi comincia col 1114 e viene condotta per 4 anni ancora, U. da F. non morì prima del 1118.
Bibl.: Per la posizione storica: G. Waitz, in Mon. Germ. Histor., Script., IX, Hannover 1851, pp. 337-49, pubblicando ivi non sempre integralmente le storie di U. d. F. Inoltre: Histoire littéraire de la France, X, nuova ed., Parigi 1867, pp. 285-306; E. Sackur, Über den Tractatus de regia potestate, ecc. des H. v. F., in Neues Archiv für die ältere deutsche Geschichtskunde, XVI (1891), pp. 369-386; C. Mirbt, Die Publizistik im Zeitalter Gregors VII., Lipsia 1894, pp. 73, 152, 217, 229, 573-76; A. Potthast, Bibliotheca historica medii aevi, 2ª ed., I, Berlino 1896, p. 626 seg.