UGO di Digne
Detto anche di Montpellier, di Narbona, de Bariola, appartenne alla nobile famiglia di Sabian; fu francescano e provinciale del suo ordine in Provenza. Fra Salimbene, che lo conobbe e trattò con lui nel 1248-49 a Hyères, dice di lui che "era uno dei più grandi chierici del mondo e solenne predicatore gradito al clero e al popolo, grande disputatore e pronto a tutto". Fu intimo di fra Giovanni da Parma e come lui gioachimita; non fa perciò meraviglia se fu riguardato come oratore ispirato e profeta. Predicò al concilio di Lione; re Luigi IX quando fu di ritorno dalla crociata e sbarcò in Provenza, lo mandò a chiamare a Hyères per la sua grande rinomanza, e U. predicò dinnanzi a lui a proposito dei religiosi che stavano a corte e dei doveri del sovrano verso il suo popolo. Nonostante la sua condotta esemplare, fu molto avversato per il suo gioachimismo. Morì a Marsiglia nel 1255. Per la sorella Donolina aveva scritto alcune regole e costituzioni per condurre santa vita nel secolo. Lasciò anche un Dialogo sulla povertà e un libro sulla Triplice via della Sapienza.
Bibl.: Cronaca di Fra Salimbene, in Monum. Germ. Histor., Script., XXXII, pp. 226 segg., 236 segg. e passim, dove è riportata una sua disputa con un frate domenicano a proposito delle profezie su Federico II; Histoire littérar. de la France, XXI (1847), p. 293.