Figlio (m. Arles 947) del conte di Arles, Lotario, cui succedette (898), divenendo poi duca e quindi re di Provenza (924). Chiamato in Italia dai grandi nobili e da papa Giovanni X per essere opposto a Rodolfo di Borgogna, fu incoronato re a Pavia (926). Allargando la sua giurisdizione all'Italia centrale, prepose a Camerino e a Spoleto un suo parente, Teobaldo, nella Marca di Toscana il fratello Bosone e poi il figlio Uberto. Sposò (928) la nobile romana Marozia, ma non riuscì a imporsi a Roma perché fu cacciato dal figlio della stessa Marozia, Alberico, né gli riuscì più di rientrarvi, nonostante i suoi ripetuti tentativi. Per raccogliere le sue forze cedette a Rodolfo i suoi possedimenti al di là delle Alpi, purché non ingerisse più negli affari d'Italia. Fin dal 931 si era associato nel regno il figlio Lotario; sposò poi (937) la vedova del re di Borgogna, Berta, mentre Lotario ne sposava la figlia Adelaide. Alla metà del secolo la fortuna di U. declinò; una congiura gli oppose Berengario, e allora, dopo aver fatto riconoscere re d'Italia il figlio Lotario, si ritirò ad Arles.