MURSIA, Ugo
– Nacque a Carini (Palermo) l’8 novembre 1916 da Natale e da Maria Trobia.
Laureato in giurisprudenza e scienze politiche presso l’Università di Padova, città in cui si era trasferito con i genitori, iniziò la sua attività culturale nel settore pubblicistico, collaborando con il quotidiano Il Veneto e le riviste Emporium e Le tre Venezie. L’esordio nel giornalismo risale in realtà agli anni universitari, quando, insieme a Ruggero Zangrandi, fondò Il Bò, organo dei Gruppi universitari fascisti di Padova. La sua posizione politica era però destinata a mutare: durante la Resistenza militò infatti nelle file di Giustizia e Libertà. Sposatosi nel 1943 con Giancarla Re (nata a Torino nel 1920), si trasferì a Milano nel 1947.
Negli anni Quaranta iniziò la sua attività di traduttore dall’inglese, con la pubblicazione di tre poesie di James Joyce (tratte da Chamber music e da Pomes Penyeach) e di un racconto di Robert Louis Stevenson (The pavilion on the links), rispettivamente sulle riviste Le tre Venezie e Pro familia. In seguito, la sua personale passione per il mare e la navigazione si legò a filo doppio con l’interesse letterario per le opere di Joseph Conrad, che lo portò sin dagli anni giovanili ad accrescere una preziosa collezione di edizioni originali e di letteratura critica del romanziere anglo-polacco, ma soprattutto a intraprendere traduzioni e studi. Tradusse Typhoon (1959), Le sorelle. Romanzo incompiuto (1968) e Cuore di tenebra (1978), oltre alla biografia di Conrad scritta da Jocelyn Baines (1960). La passione per Conrad lo condusse poi a farsi carico della pubblicazione dell’edizione italiana della rivista statunitense Conradiana. A journal of Joseph Conrad studies, fondata nel 1968, e soprattutto sfociò nell’edizione critica dell’intera opera conradiana, uscita in cinque volumi tra il 1967 e il 1982 per i tipi della casa editrice Mursia.
Alle esperienze giovanili risale anche il primo contatto con il mondo del libro: lavorò come agente per la casa editrice torinese Loescher tra gli anni Quaranta e il 1955 (in quel periodo il fondatore Ermanno era stato sostituito da Giovanni Chiantore); nel frattempo entrò a far parte della società a responsabilità limitata APE (Anonima Padovana Editrice), gestita da Romildo Lombardi e Nicolò Vecchia, che si occupava della «pubblicazione e diffusione di qualsiasi tipo di edizione, didattica, scientifica, pubblicitaria» (CCIAAMI, f. 460173, c. 2). A partire dal 1952, la società (registrata come Azienda Padovana Editrice), fu gestita da Mursia insieme a Luigi Vecchia e Lino Paccagnella; nel 1953 il ruolo di amministratore unico fu assunto dalla moglie Giancarla e Mursia divenne procuratore generale. Nel 1955, trasferita la sede a Milano e rivisto l’acronimo scelto come sigla editoriale (ora Azienda Padana Editrice), la società incorporò la Edizioni Corticelli – fondata in città nel 1923 da Alberto Corticelli e da qualche anno in difficoltà finanziarie – nota per la pubblicazione di libri per l’infanzia e per la scuola, questi ultimi in particolare dedicati all’istruzione secondaria di stampo tecnico. A seguito di questa fusione la denominazione variò in APE-Corticelli, ditta in accomandita semplice che, nel 1962, stabilì definitivamente la propria sede in via Tadino a Milano e aprì diversi depositi di libri, magazzini e negozi in varie città d’Italia. Come testimoniano i bollettini editoriali, la produzione di Corticelli si fuse con quella di Mursia, dando luogo a un unico catalogo che costituiva la somma dei libri prodotti in precedenza dalle due aziende, cui si aggiungevano di anno in anno le nuove pubblicazioni del gruppo.
I settori maggiormente frequentati furono quelli del libro per l’infanzia, con la collana di punta, le «Strenne Corticelli», che, insieme a «Il dono» di APE, presentava, in edizioni curate e graficamente all’avanguardia, i maggiori classici della letteratura per l’infanzia internazionale (Louisa May Alcott, James Matthew Barrie, Frances Hodgson Burnett, Lewis Carroll, Charles Dickens, Hector Malot, Sophie de Ségur, Robert Louis Stevenson, Mark Twain, per citarne alcuni) insieme ad alcuni autori legati alla letteratura giovanile italiana, quali Salvator Gotta e Giana Anguissola. Vi si affiancavano collane più innovative quali «Il liocorno. Storie strane della natura e degli uomini» e opere di divulgazione geografico-scientifica («Continenti e paesi», restando tra quelle destinate ai più giovani).
Dalla fusione dei due cataloghi risultò anche una ricca offerta di testi scolastici, specialmente destinati all’istruzione tecnica, con qualche incursione in materie pedagogiche e letterarie per scuole magistrali, ginnasi, licei e scuole medie.
L’interesse per l’insegnamento delle lingue straniere si espresse nella collana «Libri parascolastici». Al di fuori delle pubblicazioni didattiche, la casa editrice si distinse nel settore della manualistica e della divulgazione (dalla pubblicità all’alimentazione, da giochi e passatempi alle guide di viaggio – Mursia deteneva la distribuzione esclusiva delle edizioni straniere delle guide Nagel e tradusse le più consone al mercato italiano – alla serie «Conoscere le montagne attraverso l’immagine», alle biografie e ritratti dei personaggi più disparati – non solo poeti e narratori, ma anche figure quali l’imperatore Nerone e s. Francesco d’Assisi). Per quanto riguarda la letteratura la collana di punta fu «I grandi scrittori di ogni paese», suddivisa in sottoserie sulla base dei paesi di provenienza degli autori, e un buon numero di collane di narrativa, destinate a un consumo ampio: «Le ore. Narratori italiani e stranieri», «Il belvedere. Scrittori italiani», «La ruota. Romanzi del nostro tempo», «La meta. Grandi avventure vissute».
Tra gli anni Sessanta e Settanta Mursia, come altri editori, puntò molto sulla memorialistica storica, cui dedicò la collana «Testimonianze», la quale ospitò, tra gli altri, Centomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi (1963), Premio Bancarella nel 1964; l’impulso dato alla saggistica emerge anche dal «Catalogo universitario». Sempre in accordo con le linee editoriali del tempo, nel 1966, avviò anche una collana universale: la «GUM. Grande Universale Mursia», contenente classici del pensiero e delle letterature.
Dagli anni Sessanta, la passione per il mare indusse Mursia ad acquistare all’asta una serie di sette polene, nonché altri cimeli marinari e modellini di navi, che nel 1984, insieme alla «Biblioteca d’arte marinara» edita da Mursia e a una collezione di pubblicazioni di argomento marittimo e nautico, furono donati dalla casa editrice al Comune di Milano, dando vita al Civico museo-Biblioteca d’arte marinara Ugo Mursia, al secondo piano di palazzo Morando Bolognini. Nel 2000 il materiale fu trasferito al Museo della scienza e della tecnica cittadino, dove era già esposta la prua dell’Otago, la nave comandata da Joseph Conrad prima di dedicarsi alla scrittura e recuperata per interessamento dello stesso Mursia. Quanto alla biblioteca, conservata nello stesso museo, catalogata e aperta alla consultazione, è costituita da circa 3500 volumi di argomento marinaresco, che spaziano da opere generali (compresi i dizionari specializzati utilizzati da Mursia per le traduzioni), a opere tecniche, racconti di viaggio, manuali di sport nautici, guide e cartografia, letteratura marinara e tra i quali si contano anche alcune edizioni tardosettecentesche e ottocentesche. Sempre nel 1984, la biblioteca specializzata su Conrad, costituita nel corso degli anni non solo per passione collezionistica, ma a supporto della attività scientifica di Mursia, fu donata dalla moglie alla Biblioteca del centro di studi conradiani dell’Università di Pisa. Il fondo consta di un migliaio di opere.
Nel 1970, tentò, assieme a Ghino Ottaviani, di dare vita a una propria società di distribuzione libraria, la Mursiarate srl book service, che prevedeva la «vendita di pubblicazioni librarie, giornalistiche, discografiche e di altra natura, periodiche o meno, stampe e oggetti d’arte, col sistema rateale ed altri sistemi di vendita diretta al pubblico, per corrispondenza, porta a porta e simili» (CCIAAMI, f. 810724, c. 1). Il tentativo fallì dopo soli tre anni; nello stesso periodo chiusero molti depositi, magazzini e librerie. Ottaviani rimase comunque legato a Mursia, entrando nella società editrice, che nel 1973 acquisì la denominazione Ugo Mursia Editore, con la quale è ancora nota. Sempre nel 1970 (16 maggio) Mursia fu insignito dal presidente della Repubblica del titolo di cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica.
Dalle testimonianze della moglie (che fu presidente dell’Associazione Italiana Editori tra il 1995 e il 1997) e dei collaboratori, l’attività di Mursia procedette sempre secondo quella dimensione che è stata definita dell’editore protagonista-imprenditore e al contempo artigiano, colto e interessato a seguire passo dopo passo il ciclo vitale dei suoi prodotti, riservandosi di intervenire in qualsiasi decisione.
Morì a Milano il 29 gennaio 1982.
All’epoca della morte del proprietario, la casa editrice aveva pubblicato in tre decenni circa 2500 volumi in 70 collezioni dai classici ai saggi, dalle enciclopedie all’aggiornamento professionale, specie in campo economico e commerciale (si pensi alla rivista Pratica aziendale. Rassegna mensile di consulenza commerciale e tributaria, pubblicata da APE tra il 1945 e il 1950). Dopo la morte di Mursia la società passò nelle mani della moglie e poi dei figli Silvio e Fiorenza ed è ora una delle poche case editrici indipendenti presenti sul mercato; l’azienda conserva in catalogo molte tracce della produzione degli anni d’esordio e dei prolifici decenni Sessanta e Settanta (si vedano le collane «Strenne Corticelli», «Classici italiani», «Grandi scrittori di ogni paese» o la vastissima «Biblioteca del mare», avviata dallo stesso Mursia nel 1966).
Opere: Gli articoli di Mursia, pubblicati principalmente su riviste scientifiche e letterarie, italiane e straniere, sono raccolti in Scritti conradiani, a cura di M. Curreli, Milano 1983, a cui si rimanda per una dettagliata bibliografia della sua attività di studioso e traduttore.
Fonti e Bibl.: Milano, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura [CCIAAMI], Arch. storico, Registro ditte cessate, ff. 88329 (Casa editrice Corticelli A.), 345157 (M. Ufficio editoriale), 379753 (Libreria di scienze e arti Corticelli), 460173 (U. M. editore), 810724 (Mursiarate srl); Giornale della libreria LXXI (1958), 6, p. 80; n. 25, p. 259; LXXII (1959), 17, p. 21; n. 22, p. 21; LXXIII (1960), 6, p. 67; suppl. al n. 7, p. 45; n. 24, p. 93; LXXIV (1961), 20, p. 77; n. 23, p. 337; LXXV (1962), 18, p. 165; n. 25, p. 221; LXXVI (1963), 7, p. 65; n. 12, p. 65; n. 19, p. 109; n. 23, p. 191; LXXVII (1964), 3, p. 20; n. 23, p. 325; LXXVIII (1965), 5, p. 30; LXXXV (1972), suppl. al n. 10, p. 39; LXXXVI (1973), suppl. al n. 10, p. 5; LXXXVII (1974), suppl. al n. 9, p. 25; LXXXVIII (1975), suppl. al n. 10, p. 35; LXXXIX (1976), suppl. al n. 10, p. 25; XCIV (1981), suppl. al n. 9, p. 18; XCVI (1983), 11, p. 24; Catalogo collettivo della libreria italiana, Milano 1948, 1955, 1959; F. Fagnani, La collezione marinaresca di U. M., s.l. s.d.; Catalogo della collezione conradiana di U. M. Donata da Giancarla Mursia alla Biblioteca del centro di studi conradiani dell’Università di Pisa, a cura di F. Fagnani, Milano 1984; C. Carotti, Alberto Corticelli e figli, editori-librai, Milano, Franco Angeli 2000; The U. M. Memorial lectures: papers from the International Conrad conference.University of Pisa, September 7th-11th 1983, a cura di M. Curreli, Milano 1988; The U. M. Memorial lectures: second series: papers from the International Conrad conference: University of Pisa, September 16th-18th 2004, a cura di M. Curreli, Pisa 2005.