Sceneggiatore italiano (Salerno 1920 - Roma 2008). Fautore di un cinema d'impegno civile e politico, si è segnalato per le sue collaborazioni con Lizzani (Achtung, banditi!, 1951), Bolognini (Metello, 1970) e, soprattutto, con Petri (A ciascuno il suo, 1967; Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, 1970; La classe operaia va in paradiso, 1971), con V. De Sica (Il giardino dei Finzi Contini, 1970). È autore anche di romanzi (Le soldatesse, 1956) e libri di ricordi (Celluloide, 1983; Osteria dei pittori, 1994; Soltanto un nome nei titoli di testa, 1998, ricordo del cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta). Ha scritto inoltre il racconto autobiografico Figli di ferroviere (1999) e il saggio Il cinema della nostra vita (2001).